Google ha inserito all’interno di una developer preview le AMP Stories. La possibilità di trovare le celeberrime Storie nei risultati di ricerca Googlesi fa assolutamente concreta. Le Storie sono un tipo di interazione social dinamica che ha visto la luce con Snapchat. L’incredibile riscontro avuto nel pubblico da questo tipo di contenuti ha spinto Mark Zuckerberg a farne un elemento cardine della propria galassia di piattaforme social. Dapprima hanno preso piede su Instagram, quindi hanno trovato diffusione su Facebook, per poi esse implementate anche su WhatsApp a mo’ di stato.
Le Storie nei risultati di ricerca Google? Si, ma solo quelle di editori rilevanti (per adesso)
AMP (Accelerate Mobile Page) è invece il nome di un progetto lanciato da Google volto a garantire la pubblicazione più rapida possibile di un contenuto. Si rivolge principalmente ai blog o ai siti di news, per i quali raggiungere nel più breve tempo possibile il lettore diventa fondamentale. I contenuti delle pagine che seguono lo standard AMP vengono ridotti all’osso e limitati unicamente al testo e all’immagine principale. In tal modo la pagina ha la possibilità di essere caricata nella cache di Google ed apparire rapidamente al momento di una ricerca. Riguardo ai progetti Google, non perdetevi le ultime novità circa Yeti.
La fusione di questi due concetti suggerisce la possibilità di creare Storie particolarmente dinamiche e leggere, in grado di apparire quando si ricerca qualcosa. Le storie saranno un mix di immagini, testo e video che potranno essere visionate tramite un tap. La visione più appagante di questo tipo di contenuti si avrà con lo smartphone, piuttosto che con il browser desktop. Le storie inizialmente pubblicate saranno quelle di una serie di grandi editori che fanno parte di una sorta di white list. Non è escluso, in futuro, un allargamento anche ad altri soggetti e tipologie di contenuto, come quello pubblicitario.
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