Il primo smartphone pieghevole al mondo è Royole FlexPai(sorry Samsung) dispositivo presentato in Cina lo scorso ottobre e capace di catalizzare l’attenzione degli utenti per via del suo design inedito ed un comparto tecnico di tutto rispetto (oltre che per il suo prezzo fuori di testa). Il produttore asiatico è presente al CES 2019 con il suo device – ed altri accessori altrettanto futuristici– e non potevano mancare i primi commenti su questo particolare prodotto.
Royole FlexPai è finito sotto i riflettori del CES 2019 ma sembra essere una “mezza” vittoria
Purtroppo il giudizio dei colleghi diThe Verge non è stato tra i più entusiasti – anzi, il termine “orribile” è stato usato senza troppi rimpianti – a causa di vari difetti riscontrati dopo una prova di circa 40 minuti. Royole FlexPai vanta sicuramente di una scheda tecnica da paura ma secondo la nota testata non si può dire lo stesso della parte software e – cosa più importante – del display.
L’ampio pannello OLED da 7.8 pollici, pur essendo accettabile, presenterebbe alcune anomalie simili ai modelli AMOLED di prima e seconda generazione di Samsung (risalenti ad anni or sono). Insomma si tratterebbe di uno schermo di scarsa qualità, inadeguato per il salatissimo prezzo di vendita.
Nulla da dichiarare dal punto di vista della solidità: lo smartphone pieghevole sembra “fragile” ma in realtà è solo apparenza. Il display può essere utilizzato solo per metà (come uno smartphone) o essere aperto a mo’ di tablet; il problema sarebbe proprio nel passaggio tra le varie modalità, saturo di glitch e malfunzionamenti.
Addirittura pare che aprendo e chiudendo il display o ruotandolo, il software impazzisca letteralmente, con widget ed app sovrapposti ed altri problemi. Insomma tutti dettagli che cozzano con i 1388/1539 euro chiesti rispettivamente per la versione Developer da 128 e 256 GB, disponibili sul sito ufficiale del brand.
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