Il boom di abbonati registrato da Iliad è stato accusato dagli operatori italiani, soprattutto da Wind 3. L’ingresso in Italia del nuovo operatore telefonico ha comportato perdite per i competitors per circa 300 milioni di euro, di cui 158 milioni soltanto per Wind 3, appunto. Il conglomerato di proprietà di CK Hutchison ha giusto ieri pubblicato i risultati finanziari aggiornati al 31 dicembre 2018. E nei dati riportati si evidenzia un calo di utenti del -8%.
AGCOM multa il gruppo Wind 3, il quale ha sofferto più di tutti l’arrivo di Iliad
Per quanto la situazione si stia stabilizzando, è evidente che il debutto di Iliad abbia spostato tutti quegli indecisi che fino a prima possedevano una SIM Wind o Tre. Basti pensare che, se si considerano tutti gli operatori gestiti da CK Hutchison, Wind 3 è l’unico in perdita. La situazione è comunque controbilanciata dalle maggiori acquisizioni effettuate in Svezia, Danimarca, Austria e Irlanda.
Ma rispetto al 2017, il gruppo 3 Italia ha registrato un calo del -4% dei propri utenti. Allo stato attuale, quindi, il binomio Wind 3 ha circa 27 milioni di utenti, oltre a 2.7 milioni di abbonati alla rete fissa. C’è comunque una ripresa, visto che nell’ultimo Q4 2018 la riduzione del tasso mensile di uscita è passata dal -3.3% al -2.7%.
Se ciò non bastasse, l’AGCOM ha disposto unanuova multa nei confronti dell’azienda, in particolar modo verso 3 Italia. La motivazione sarebbe la violazione dell’articolo 2 della delibera 326/20/CONS. In particolar modo, la problematica è legata alla poca trasparenza sul traffico dati extrasoglia, ovvero il mancato preavviso dell’applicazione automatica della tariffa a consumo nel momento in cui termina il bundle di GB.
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