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In Russia il web passa in mano allo stato, come in Cina

La firma apposta da Vladimir Putin sulla legge presentata ieri dal governo si prepara ad accendere non poco l’opinione pubblica. Salvo ribaltamenti imprevisti dell’ultimo minuto, in Russia internet sarà controllato dallo stato, esattamente come avviene già in Cina. La legge in questione prevede, infatti, che tutti i provider russi si sleghino dai server stranieri, obbligandoli a connettersi alla rete russa. Di conseguenza, è in programma l’istituzione di questa infrastruttura nazionale, anche per prevenire eventuali blackout causati da cyber-attacchi o problemi alla rete globale.

Aggiornamento 27/12: si aggiungono nuovi risvolti ai test condotti dal governo russo. Li trovate in fondo all’articolo.

La legge firmata da Putin dà il via al controllo statale sul web

Inizialmente presentata lo scorso dicembre, il provvedimento riprende la diatriba legata alle intromissioni fra Russia e Stati Uniti d’America. Storicamente c’è sempre stata una certa diffidenza fra le due super potenze: basti pensare alla recente causa civile intentata nei confronti di Facebook e Twitter. Ma i dissidi sono anche all’interno della popolazione, visto il ban contro Telegram, creato dal russo Pavel Durov.

La stessa popolazione non è d’accordo con l’emendamento: secondo un sondaggio statale, il 52% dei votanti non approva questa legge, considerata fin troppo restrittiva. Non che allo stato attuale la situazione sia molto diversa: lo stato è già solito bloccare siti, limitare l’utilizzo delle VPN e, più in generale, creare un alone di sospetto e sfiducia attorno ai social network occidentali. Brutte notizie per la popolazione russa, che rischia di ritrovarsi in una bolla dove tutte le notizie considerate nocive vengano filtrate via.

Aggiornamento 27/12

Adesso pare ufficiale: lo scorso lunedì il governo russo ha annunciato di aver concluso positivamente i test per la disconnessione dalla rete internet globale. Durante la scorsa settimana i provider e le compagnie tlc russe, assistite dalle autorità nazionali, hanno condotto vari test per la nascita diRuNet. Questo è il nome che viene dato all’infrastruttura nazionale in grado di funzionare senza accesso ai sistemi di DNS globali, potendo così agire in tutta autonomia.

Così facendo, RuNet è a tutti gli effetti la rete intranet più grande al mondo, seppur il governo non abbia rilasciato molti dettagli tecnici a riguardo. Gli scenari in cui è stata testata sono diversi, fino ai più critici, simulando un cyber-attacco da altri paesi.

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