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Zao come FaceApp: la nuova app dalla Cina che fa discutere

Può capire che, quando installate un’app sul vostro dispositivo, vi vengano richieste diverse autorizzazioni. Non soltanto di accesso all’hardware, ma anche vere e proprie richieste di trattamento dati. E si sa, chi è che legge effettivamente questi documenti? Evidentemente in pochi, visto il polverone sollevatosi per il caso FaceApp, celebre app utilizzata per la modifica dei volti. E adesso la stessa cosa starebbe per succedere conZao, un’app cinese periPhone che, proprio come l’app russa, sta facendo parlare di sé. Soprattutto vista la sua celebrità: secondo i dati raccolti, ieri è stata l’app più scaricata dall’App Store di iOS.

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Zao si prepara a far discutere così come fece FaceApp

Similarmente a FaceApp, con Zao ci si scatta una foto e si sostituisce il proprio volto con quello di una celebrità. Grazie a fotocamere sempre più definite ed elaborazioni AI al limite del miracoloso, con un click è possibile diventare un VIP del cinema, dello sport e così via, come Leonardo DiCaprio o Marilyn Monroe.

E visto che stiamo parlando di un’app gratuita, qual è lo scotto da pagare? Come fatto notare in rete, installare Zao significare autorizzare i suoi creatori alla raccolta delle immagini scattate. Ciò significa che, una volta scattata una foto con Zao, ne viene ceduta la proprietà intellettuale all’azienda creatrice dell’app, ovvero Momo Inc. Solitamente ciò significa utilizzi legati a marketing e pubblicità, ma i dubbi sono stati sollevati anche perché non sembrerebbe che tale passaggio sia reso ben palese dall’app.

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