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PUBG bannato in Cina: l’alternativa è Game for Peace, il Battle Royale patriottico

Nonostante l’avanzare di Apex Legendsin arrivo anche su smartphone – e Fortnite (quest’ultimo tra alti e bassi), PUBG resta uno dei titoli più popolari e redditizi del mercato videoludico. Nonostante ciò, il celebre Battle Royale di Tencent proprio non va giù al governo cinese e la società ha deciso di stravolgere le cose lanciando Game for Peace, una versione patriottica e… pacifista!

Tencent cancella i piani su PUBG in Cina e lancia Game for Peace… un’alternativa patriottica!

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A quanto pare Tencent è riuscita ad ottenere l’approvazione del governo cinese e l’autorizzazione alla monetizzazione, ma non per PUBG. Il successo planetario del Battle Royale – in grado di dare vita ad un vero e proprio filone – non ha convinto i vertici del paese asiatico. Alla fine Tencent ha trovato una via di mezzo “accettabile” rilasciando Game for Peace, un gioco patriottico sotto forma di tributo all’aeronautica dell’esercito cinese intriso di sani valori e temi anti-terrorismo. Il tutto con la stessa grafica, interfaccia e meccaniche del defunto PLAYERUNKNOWN’S BATTLEGROUNDS.

Fino a questo momento PUBG era presente in Cina esclusivamente in versione di prova, con oltre 70 milioni di giocatori attivi. Vista l’ostilità delle autorità, l’azienda ha pensato bene di migrare contenuti e profili verso questo titolo più consono. Sono ammessi solo utenti dai 16 anni in su, gli alter ego virtuali non sanguinano e in generale è presente molta meno violenza.

Inoltre… non si muore! Se uccidete un avversario, questo si rialzerà salutando, prima del respawn. Insomma… sicuramente da provare almeno una volta!

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