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In Italia il 25% delle persone non ha internet: lo afferma l’Istat

Mentre la Russia si schiera contro i social, dando adito a chi parla di oscurantismo, in Italia cresce la percentuale della popolazione che ha accesso ad internet. Rispetto al 2018 si vede un incremento, sia come diffusione che come velocità di rete. Ma non è tutto oro ciò che luccica, dato che i dati indicano anche che il 25% della popolazione è senza accesso al web. Questa è la situazione che viene evidenziata dall’analisi redatta dall’Istat con il recente rapporto “Cittadini, Imprese e Ict“.

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Secondo il rapporto Istat, si è passati dal 71.7% del 2017 al 75.1% del 2018 per quanto riguarda la presenza di accesso ad internet in casa. Se si considerano i nuclei familiari con almeno un membro fra i 16-74 anni, ecco che si passa all’83%. Un aumento che ci avvicina alla media UE dell’86%, anch’essa in crescita: nel 2017 era l’85%, mentre l’Italia si fermava al 79%. La situazione si fa più grave se si filtra in base al titolo di studio: se in casa c’è un laureato, la presenza della banda larga è al 94%, mentre se il titolo si ferma alla terza media ecco che si scende al 64%.

Purtroppo rimane un certo divario fra la diffusione del web fra Nord e Sud: le regioni dove si naviga di più sono Lombardia e Trentino Alto Adige, con Toscana, Friuli Venezia Giulia e Sardegna che risalgono la classifica. Al contrario, risultati più negativi nei territori in Calabria, Sicilia, Campania e Molise.

Ma come utilizzano internet gli italiani? Secondo l’Istat l’89.2% della popolazione lo fa da smartphone, mentre dal computer da scrivania lo fanno il 45.4%. Detto questo, il web viene sfruttato all’89.3% per la messaggistica, al 62.4% per i social, al 55.9% per lo shopping e al 47.1% per chiamare online. In quanto a frequenza, dai 6 anni in su l’accesso avviene quotidianamente nel 52% dei casi, mentre sale a ben il 94% per i giovani fra i 15/24 anni. La percentuale sale anche per gli over 65, passando dal 30.8% al 39.3%.

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