Se prima potevano essere bollate soltanto come considerazioni, adesso la cosa è ufficiale: le vendite di iPhone sono calate. E se a confermarlo è la stessa Apple, solitamente piuttosto restia nel riconoscere i propri problemi, significa che non si tratta di un calo non considerevole. La notizia arriva dal sito ufficiale, con una comunicazione diretta agli investitori, ovviamente non contenti della situazione attuale.
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Le vendite di iPhone non brillano per “colpa” della Cina
Se avete seguito le recenti vicissitudini fra Stati Uniti d’America e Cina, forse avrete già capito dove sta l’inghippo. È proprio nella nazione asiatica che è avvenuto il calo in questione. Se inizialmente le previsioni dell’azienda vedevano un Q1 2019 con 89/93 miliardi di dollari di incassi, l’ultima revisione ha abbassato l’obiettivo a 84 miliardi. Cifre enormi, sicuramente, ma inferiori rispetto al Q1 2018, il quale si è chiuso a 88.3 miliardi. Tuttavia, i problemi sono occorsi anche in altri continenti, fra cui l’Europa, con la Germania che ha bannato la vendita di alcuni modelli.
Ovviamente ciò non significa che Apple stia fallendo, anzi. Gli incassi continuano a salire, perlomeno quelli al di fuori del settore mobile. Apple ha affermato che “i servizi hanno generato più di 10.8 miliardi di dollari durante l’ultimo quarto di anno, crescendo in ogni segmento geografico. Siamo sulla buona strada per conquistare il nostro obiettivo di raddoppiare le dimensioni del nostro business dal 2016 al 2020.
Questo è dovuto anche alla crescita del settore wearables, con un +50% di anno in anno grazie alle vendite di Apple Watch ed AirPods. Anche il settore notebook e tablet è cresciuto, visto l’ingresso sul mercato dei recenti MacBook Air, Mac Mini e iPad Pro. Insomma, le casse di Apple stanno più che bene, ma ciò non toglie che qualcosa andrà rivisto nei prossimi mesi nel settore mobile.
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