È ormai dai tempi di Samsung Galaxy S8 che si vocifera circa l’utilizzo del sensore ID nel display da parte dell’azienda coreana. Ora che la tecnologia è stata sdoganata, pare che la società, per i suoi Samsung Galaxy S10 (che potrebbero esserne 3) starebbe pensando ad una soluzione innovativa. In collaborazione con Qualcomm, la società potrebbe optare per un sensore ad ultrasuoni.
Samsung S10 a lavoro con Qualcomm per il sensore ID ad ultrasuoni
Precisiamo innanzitutto che, la soluzione ad ultrasuoni potrebbe essere applicata soltanto a due dei tre modelli attesi il prossimo anno. Per la versione meno economica, si potrebbe optare per un sensore ID sotto il display di tipo ottico, così come quelli commercializzati ad oggi.
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Il sensore ad ultrasuoni dovrebbe essere basato infatti su dettagli acustici tridimensionali: riuscirà a catturare l’unicità dei particolari e dell’impronta a 360°. Tuttavia, una soluzione così avanzata comporterà senz’altro un aumento considerevole del prezzo. Il costo stimato è di circa 3 volte superiore rispetto al modulo ottico.
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Tuttavia, il nuovo scanner consentirà di acquisire un’immagine 3D del dito, rendendolo più efficace, sicuro e non influenzato da fattori come grasso della pelle ed acqua. Samsung Galaxy S10 dovrebbe raggiungere il mercato il prossimo febbraio ed è atteso da molti con ansia perché potrebbe rappresentare un punto di svolta da alcuni punti di vista rispetto agli ultimi modelli.