In oltre un decennio si sono registrate oltre 51.000 tonnellate di rifiuti elettronici, tra cui vecchi caricabatterie. Seguendo questi dati nel 2009 i più grandi produttori di OEM tra cui Apple e Samsung hanno sottoscritto un accordo volontario per unificare i caricabatterie. Nonostante ciò, Apple ha dopo poco introdotto il connettore Lightning, più veloce ed affidabile. Lo scenario attuale sembra però cambiato: con l’avvento dell’USB Type-C si è colmato il gap, tanto da spingere Margrethe Vestagher (responsabile dell’Antitrust del settore) a riconsiderare la posizione di Apple.
La commissione UE potrebbe intervenire spingendo Apple ad adottare l’USB Type-C
Ad oggi, soltanto Apple utilizza uno standard differente, non considerando chiaramente il cambio generazionale tra USB Type-C e Micro-USB. Questo potrebbe bastare a spingere l’UE nel pronunciarsi in maniera più decisa. Il primo agosto l’esecutivo non si è detto soddisfatto dello status quo preannunciando un intervento diretto e non discrezionale, come invece era stato l’accordo del 2009.
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Molto probabilmente, però, l’intervento dell’UE potrebbe soltanto anticipare di poco la fine del connettore Lightning. Tempo fa si erano raccolti rumors in merito ad una presunta decisione di Apple di utilizzare il Type-C sugli iPhone del 2019, proprio in virtù della qualità di quest’ultimo. Se così fosse, a giovarne non sarebbe soltanto l’ambiente, ma tutti i possessori dei prossimi iPhone che, così facendo, avrebbero senz’altro meno problemi nel ricaricare i propri smartphone!
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