Quello della gestione delle app in background è da sempre uno dei problemi più spinosi per quanto riguarda il rapporto tra Android ed i vari produttori di smartphone. Alcune compagnie adottano un approccio più lascivo, spesso il migliore in questi casi, mentre altre preferiscono “premere l’acceleratore” e chiudere a iosa i processi in background. Quali sono gli OEM più aggressivi? Nokia e Oneplus battono tutti!
Nokia e OnePlus sono i produttori di smartphone più “aggressivi” nella gestione delle app in background
La questione della gestione delle app in background ed il loro possibile impatto sull’autonomia dei device non è una questione legata solo agli utenti ma coinvolge anche gli sviluppatori. Android (in teoria) consente di avere una gestione ottimale ma quando un’azienda decide di adottare un approccio troppo aggressivo, spesso sono i developer delle app a finire sotto il fuoco degli utenti.
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Per questo motivo, alcuni di loro hanno deciso di creare il sito Don’t Kill my App(lo trovate qui), un portale che permette di scoprire quali sono le aziende più pressanti e come comportarsi per evitare che il proprio smartphone “uccida” troppe app in background.
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Come si evince dal sito, Nokia è l’azienda più feroce nei confronti dei processi in background, con una politica davvero eccessiva. Perfino le app per il monitoraggio del sonno e le sveglie vengono killate senza pietà! Al secondo posto troviamo OnePlus e la cosa stupisce non poco. Se dal lato delle ottimizzazioni software e dell’interfaccia, OxygenOS punta alla user experience e al parallelo con Android, sotto questo aspetto la politica di OP fa acqua da tutte le parti.