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Apple e Samsung: l’Antitrust indaga sui rallentamenti degli smartphone

Era solo questione di tempo prima che anche l’Antitrust si esprimesse in merito al “performance gate” che ha colpito variiPhone negli scorsi giorni. Nel mirino del Nucleo Speciale della Guardia di Finanza in Italia ci sono siaApple cheSamsung, entrambe accusate di rallentare i propri smartphone.


AGGIORNAMENTO ore 16:00 – A seguito dell’inchiesta, Samsung ha rilasciato delle dichiarazioni ufficiali che potete trovare in fondo all’articolo.

L’Antitrust si schiera contro Apple e Samsung

Apple vs Samsung

Le indagini sono state avviate in più paesi nel mondo, fra cui USA, Francia, Sud Corea e, appunto, Italia. L’accusa sarebbe di pratica commerciale scorretta, in quanto gli aggiornamento software per smartphone sfrutterebbero le carenze hardware e provocherebbero inevitabili rallentamenti.

Ciò comporterebbe una necessità indotta di acquistare un nuovo modello, in quanto quello in possesso diventerebbe meno performante. Uno degli appunti dell’Antitrust riguarda anche la mancata segnalazione di questi rischi legati alle performance. Ciò potrebbe comportare una violazione degli articoli 20/21/22/24 del Codice del Consumo.

Apple corre ai ripari: e Samsung?

A tal proposito si è espresso anche Massimilano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Come da egli affermato, “Bene l’apertura del procedimento, si faccia immediata chiarezza. Ma non basta. Sarebbe, infatti, di una gravità inaudita ridurre appositamente le prestazioni dei propri prodotti per indurre i consumatori ad acquistarne nuove versioni“.

Nel frattempoAppleha dichiarato ad ABC News di essere al lavoro su un aggiornamento che permetterà se limitare o meno le prestazioni del proprio iPhone. Con questo update, poi, sarà permesso il monitoraggio dello stato della batteria, in modo da intervenire all’occorrenza.

Per quanto riguardaSamsung, non ha tardato ad arrivare una comunicazione ufficiale. “Samsung non fornisce aggiornamenti software per ridurre le prestazioni del prodotto durante il suo ciclo di vita. Collaboreremo pienamente con le investigazione dell’Antitrust italiano per chiarire i fatti“.

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