Il mondo dei droni è esploso negli scorsi anni: tantissime persone si sono acquistate il proprio velivolo per lo sfizio di avere un giocattolo hi-tech. Nel tempo la drone-mania si è progressivamente spenta, sia per il calo fisiologico dell’hype (qualcuno ha detto action cam?), sia per le leggi più restrittive sul loro utilizzo. Ma la suggestione più interessante quando si parla di droni è il loro utilizzo nel campo delle spedizioni. In un mondo futuristico sulle strade non ci sono più ingombranti, pericolosi ed inquinanti camion, bensì il loro sostituto elettrico e volante. Un’ipotesi che, in un mondo dilaniato dal Coronavirus, si fa ancora più concreta, come dimostra il lavoro svolto da UPS.
UPS mette a disposizione i suoi droni per la consegna dei farmaci negli USA
L’azienda di consegne americana ha già dimostrato di essere vivamente interessata all’argomento drone. Non a caso sta collaborando al fianco di Wingcopter per la realizzazioni di droni pensati per la consegna al posto dei tradizionali corrieri. Successivamente a ciò, UPS ha iniziato a lavorare anche conCVS, una delle catene principali di farmacologia negli USA. Questa partnership ha dato vita ad un programma di consegna farmaci, destinati ad una comunità di pensionati situata in Florida.
Assieme alla FAA (Federal Aviation Administration), saranno utilizzati i droni M2 realizzati da Matternet, già collaudati in altre zone del mondo. Il progetto inizierà dal mese di maggio, salvo problemi dell’ultimo minuto. Questo permetterà di evitare ulteriori contatti fisici all’interno di una comunità anziana, quindi ad alto rischio contagio nell’attuale situazione di pandemia da Coronavirus.
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