unione europea

Con il “diritto alla riparazione” l’UE potrebbe costringere le aziende ad aggiornare i propri device

Da sempre si parla del problema legato agli aggiornamenti dei dispositivi elettronici. Tante aziende, infatti, non riescono sempre a seguire per lungo tempo i propri prodotti. Capita in tanti ambiti questo tipo di problema, soprattutto nel mondo degli smartphone. Da parte dell’Unione Europea c’è assoluta solidarietà verso queste persone, tanto che in questi mesi si sta cercando di fare qualcosa in tal senso. Si è parlato, infatti, più di una volta del “diritto alla riparazione” che, sotto certi aspetti, potrebbe riguardare anche il software.

Arriva, forse, una nuova riforma dell’UE sugli aggiornamenti

aggiornamento

Si discute già da tempo del “diritto alla riparazione”, una specie di norma che obbliga le aziende a riparare i prodotti più vecchi con nuovi pezzi originali di fabbrica. Durante le ultime sessioni in Parlamento, però, è stato introdotto questo tema anche in merito all’elettronica, un settore ormai in forte espansione. Non è stato tralasciato, poi, neanche l’argomento riguardante il software. Pare, infatti, che si tenti di obbligare, in qualche modo, le aziende a rilasciare aggiornamenti anche sui dispositivi più datati, evitando di abbandonare gli utenti in possesso di quei prodotti.

Quello dell’obsolescenza programmata è un grosso problema, affrontato da diversi enti anche negli anni passati. Ora si cerca di porre rimedio a tale questione, ma bisogna cercare di imporre dei termini entro i quali le aziende sarebbero costrette a supportare i proprio device. Sarà necessario stabilire, soprattutto, come questi dovranno essere aggiornati e in quali parti. Al momento, dunque, la legislazione è ancora in fase di definizione.

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