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GameStop: tagli del personale e chiusura negozi per il 2020

Ormai siamo giunti in un’epoca nuova, dove i negozi al dettaglio non hanno più molte speranze. Sebbene GameStop sia una vera e propria catena, non riesce a garantirsi un volume di vendite accettabile. Con l’avvento degli acquisti online, soprattutto su Amazon ed altri store di questo tipo, un’azienda come GameStop ha perso molto appeal. Come conseguenza, quindi, gli affari hanno cominciato a non andare più bene e oggi la società si vede costretta a ridurre la propria attività. Motivo per cui le previsioni per il 2020 non sono così rosee.

GameStop registra una perdita netta di 415,3 milioni di dollari nel Q2 2019

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Sembra che ormai il destino di GameStop sia segnato. Dall’ultimo rendiconto finanziario, infatti, trapelano alcuni dati davvero preoccupanti. Basti pensare al fatto che, nell’ultimo periodo, le vendite di hardware sono diminuite del 41,1%, registrando voci negative anche negli altri settori. Con gli accessori, infatti, GameStop mostra un calo delle vendite del 9,5%, che diventa del 17,5% sul mercato dell’usato, passando poi per un calo dell’11,2% derivante dalla vendita di contenuti digitali.

Stando a quanto dichiarato dal CEO James Bell, quindi, sarà necessario chiudere entro fine anno tra i 180 e i 200 punti vendita in tutto il mondo. Tale situazione è molto spiacevole ma è il risultato dello sviluppo di nuove tecnologie che, soprattutto sulle console, ha portato ad un a fruire dei contenuti multimediali in un’altra maniera. Con i vari store delle singole case produttrici, infatti, è venuto meno il ruolo di un negozio come GameStop. Nei prossimi mesi, quindi, la politica restrittiva toccherà tanti altri punti vendita, con un conseguente taglio anche del personale.

Attendiamo ulteriori sviluppi in merito, al fine di comunicarveli quanto prima.

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