processore india shakti

Shakti: il primo processore indiano è pronto al lancio

Non è nuova la notizia di un’azienda che prova ad inserirsi nel mercato dei microprocessori. Se a fare questo passo, però, è uno Stato intero, le cose cambiano leggermente. Sappiamo, infatti, quanto sia difficile proporre al pubblico qualcosa di nuovo in un tale settore. Tutte le aziende più accreditate hanno già molti accordi con le aziende produttrici di device e diventa complicato instaurare una partnership con un player inesperto. Pare che questo discorso, però, interessei poco al governo dell’India, che ha deciso di finanziare lo sviluppo del suo primo processore denominato Shakti.

Nuova serie di processori “Shakti” per tutti i dispositivi elettronici

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Sembra che l’India non voglia arrestare la propria fame di conoscenza e sviluppo. Per questo motivo lo stesso governo si è impegnato nel finanziamento di un nuovo ambizioso progetto: sviluppare il primo processore indiano. Pare che i lavori siano inziati nel 2016, presso l’Indian Institute of Technology (IIT), e a breve queste schede dovrebbero anche essere rilasciate sul mercato.

Si parla non di un’unica componente, ma di un’intera famiglia di processori. Quindi il gruppo a capo del progetto intende immettere sulla piazza ben sei diverse classi. Queste saranno denominate Classe E, C, I, M, S e Classe H. Ognuna di esse dovrebbe essere destinata ad una differente tipologia di prodotti. Per esempio, i processori afferenti alla Classe E saranno destinati a piccoli dispositivi elettronici, principalmente legati all’IoT (Internet of Things).

Con la Classe C si entra già nel merito, invece, dei microprocessori destinati agli smartphone. Si tratterà di componenti in grado di sprigionare una potenza limitata, al massimo di 1 GHz, che quindi andranno a coprire una fascia si utenza meno esigente. Dando un’occhiata alla Classe I, invece, avremo a disposizione processori a 64bit con una frequenza di clock compresa tra 1,5 e 2,5 GHz. Salendo di classe, poi, incontriamo le ultime tre tipologie (M, S e H) destinate a device di fascia alta, con grandi capacità di calcolo. Solo in questo caso, infatti, sarà possibile implementare CPU octa-core.

Per ora non abbiamo molte informazioni in merito ma speriamo di poterne sapere qualcosa in più nei prossimi mesi. Nel frattempo commentate qui sotto, facendosi sapere che cosa ne pensate a riguardo. Può scalzare importanti concorrenti, quali Intel, AMD e Qualcomm?

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