Purtroppo il fenomeno del phishing è una delle maggiori problematiche in rete, soprattutto quando legata ad una realtà come quella diPoste Italiane. Se avete (o avevate) un conto presso le Poste, probabilmente almeno una volta nella vita avrete ricevuto una mail truffaldina in cui vi veniva richiesto di inserire i vostri dati. Proprio in questi giorni sto ricevendo diverse fastidiose mail, fortunatamente filtrate nella casella di spam da Gmail, compresa quella di cui vi parlo in questo articolo.
Continuano i tentativi di phishing ai danni di Poste Italiane
Ecco come recita la mail incriminata:
“Sg Uttente Siamo spiacenti di informarla che abbiamo deciso di sospendere le sue operazioni sul sito delle Poste Italiane, visto che lei ha ignorato la precedente richiesta di confermare la sua identità. Per poter riutilizzare la sua carta Postepay, si prega di confermare immediatamente le informazioni rilasciate sul nostro sito al momento della sua registrazione. La procedura può essere completata cliccando sul link sottostante, che la porterà sul nostro sito nella sezione dedicata alle verifiche.“
Errori grammaticali a parte, basta guardare il mittente per capire che siamo di fronte ad una truffa bella e buona. Quando vedete dei numeri nel nome utente e nel dominio, con molta probabilità qualcuno sta cercando di fregarvi. A tal proposito,siete in grado di passare questo quiz di Google sul furto di dati?
Il trucco è sempre il solito: allarmare gli utenti con avvisi del genere, nei quali spesso si parla del blocco della carta e/o dell’account a causa del non aver fornito i propri dati. Ma è ovviamente assurdo che Poste Italiane chieda dati sensibili, per di più via mail, quando si suppone che, avendo un account, abbia già tutto il necessario. E il tranello scatta nel momento in cui si clicca sul link allegato alla mail, il quale reindirizza ad un sito farlocco il cui unico scopo è raccogliere i dati inseriti ed utilizzarli per scopi poco benefici.
In casi come questi, che sia Poste Italiane, una banca o chi per essa, evitate sempre di fornire dati personali, a meno che non siate sicuri al 100% che il mittente sia legittimo. Nel caso non ne foste sicuri, contattate sempre l’ente in questione e chiedete maggiori informazioni.
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