Dopo diversi giorni dall’accusa di concorrenza sleale, si riaccende la querelle tra Spotify ed Apple. Mentre in un primo momento, infatti, la società svedese aveva additato le regole anti concorrenziali dell’App Store, formalizzando l’accusa con una denuncia presso la Commissione Europea, non si è fatta attendere la risposta da parte di Apple.
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Continua la querelle tra Apple e Spotify
Proprio oggi – a distanza di due giorni – si è fatta sentire la replica da Cupertino. Si tratta sostanzialmente di una critica feroce a Spotify, rea di aver utilizzato e sfruttato l’App Store (secondo l’azienda californiana) come trampolino di lancio e, contestualmente alla crescita del proprio fatturato, di aver ridotto all’osso gli introiti agli artisti.
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Si tratta sostanzialmente di una risposta alle accuse, tuttavia la parola finale sarà concessa alla Commissione Europea che dovrà esprimersi in merito. La questione si fa particolarmente interessante vista la crescita nell’ultimo periodo del servizio streaming Apple Music. La vicenda assume ancor più valore visto l’imminente lancio del servizio di streaming video che, a tutti gli effetti, potrebbe portare Netflix a risentire delle stesse problematiche vissute da Spotify.
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