Durante il MWC 2018, il produttore francese ha sfruttato il celebre palcoscenico internazionale come trampolino di lancio per i suoi nuovi flagship. Il VIEW2 e la sua controparte Pro arrivano con un design inedito per il brand, introducendo il notch in modo da poter beneficiare di un ampio pannello full screen. Come sarà andato questo “esperimento estetico”? Scopriamolo nella recensione di Wiko VIEW2!
Recensione Wiko VIEW2
Unboxing
Il packaging di Wiko VIEW2 si presenta nel perfetto stile frizzante e giovanile dell’azienda – e con l’immagine del device in bella vista – nonostante il colore prevalente sia il nero. All’interno della confezione di vendita troviamo:
- Wiko VIEW2;
- caricatore da parete 5V 1.55A;
- cavo USB / micro USB;
- cuffiette auricolari con plug mini-jack;
- spilletta per lo slot SIM;
- manualistica in lingua italiana.
Ci avrebbe fatto piacere qualcosina in più – magari una cover trasparente in silicone – tuttavia dobbiamo accontentarci delle sole cuffiette in dotazione.
Design e qualità costruttiva
Il Wiko VIEW2 misura 154.5 x 72 x 8.3 mm per un peso di 153 ge si presenta sia nell’aspetto che nel peso come estremamente aggraziato. Il design in 19:9 snellisce non poco ed il grip è perfetto. Complice peso e dimensioni, ma anche la back cover in vetro, la quale non si presenta per nulla scivolosa. E forse questo elemento è sia un pregio che un difetto. Il retro, infatti, è caratterizzato da un pannello poco oleofobico: segni e impronte sono all’ordine del giorno. Inoltre, anche se esteticamente abbiamo a che fare con un dispositivo molto carino, al tatto il vetro posteriore ricorda molto la plastica e restituisce una sensazione cheap. Intorno al device abbiamo un frame in alluminio, interrotto in alcuni punti dalle solite bande plastiche (molto sottili però) per la ricezione.
Oltre al lettore d’impronte (molto preciso ma non fulmineo nello sblocco), la parte posteriore del device ospita una fotocamera con orientamento verticale, nell’angolo in alto a destra, ed il logo del produttore al centro. Frontalmente ci ritroviamo ad un classico dilemma: notch o non notch? Da questo punto di vista la risposta è puramente soggettiva. La soluzione adottata da Wiko – con un piccolo notch circolare– convince solo in parte. Avremmo preferito una cornice superiore leggermente più sottile: è qui che troviamo il LED di notifica e la sensoristica, oltre che la capsula auricolare quasi a filo con il bordo.
Completano il pacchetto l’ingresso mini-jack da 3.5 mm sul profilo superiore, insieme al microfono per la riduzione dei rumori, e – al lato opposto – il microfono principale, una porta micro USB e un singolo speaker. A destra figurano il solito bilanciere del volume ed il tasto Power; a sinistra abbiamo lo slot Dual SIM ibrido.
Display
Il display del Wiko VIEW2 è un pannello IPS da 6 pollici di diagonale con risoluzione HD+ (1528 x 720 pixel), rapporto in 19:9 e densità da 282 PPI. Come protezione troviamo uno schermo Corning Gorilla Glass con curvatura 2.5D. Il pannello in questione si è rivelato essere molto buono, con angoli di visuale ampi e colori vividi, ma in alcuni casi forse un po’ troppo saturi. I bianchi virano leggermente verso il celeste mentre i neri non sono mai assoluti (un classico degli LCD) e puntano al grigio scuro.
Prestazioni
Sotto la scocca abbiamo un chipset Qualcomm Snapdragon 435, modulo octa-core con architettura Cortex-A53 e una frequenza di clock massima di 1.4 GHz. La soluzione adottata è tipica di molti entry level e abbiamo già avuto modo in più occasioni di confrontarci con essa. Sul fronte delle prestazioni non aspettatevi un fulmine; tuttavia, nel complesso, lo smartphone fa il suo dovere, anche grazie al supporto di 3 GB di RAM. In merito allo spazio di archiviazione, gli utenti hanno a disposizione 32 GB di memoria eMMC, espandibile tramite microSD fino a 128 GB. Trattandosi di uno slot ibrido, qualora vogliate utilizzare la schedina sarà necessario sacrificare una delle due SIM che possono essere inserite.
La parte grafica poggia su una GPU Adreno 505 a 450 MHz; anche in questo caso abbiamo una soluzione adatta per un entry level. I giochi votati al casual gaming girano senza intoppi ed anche quelli più pesanti – magari con le impostazioni grafiche settate in qualità media o al minimo – non vi daranno problemi (anche se il frame rate non è il massimo, ovviamente). Sia Asphalt 8 che Portal Knight – giochi particolarmente esigenti – hanno restituito una buona esperienza di gioco.
Unica pecca, in fase di gioco con varie app – e quindi in modalità full screen – effettuando i vari swipe non è possibile far scorrere la barra delle notifiche o richiamare la navigation bar. L’unico modo per tornare alla homescreen, quindi, è chiudere il gioco dalle impostazioni di quest’ultimo oppure tenere premuto il tasto Power. In questo secondo caso sarà possibile accedere alla navigation bar e uscire dal gioco. Una soluzione decisamente scomoda che pare più un bug che una scelta consapevole.
Benchmark
Qualità fotografica
Ma veniamo al comparto fotografico del piccolo Wiko VIEW2. Sul retro, con un look che strizza l’occhio alle tanto agognate dual camera, troviamo una singola fotocamera da 13 mega-pixel con apertura f/2.0, autofocus PDAF, HDR, Super Pixel e flash LED singolo. Il sensore permette anche di registrare video fino a 1080p a 30fps. Per quanto riguarda la performance di questo, anche in questo caso è bene tenere a mente che non si tratta di certo di un camera phone.
Il VIEW2 ci prova ma non convince, specie negli scatti notturni dove il rumore di fondo è evidente, i dettagli calano inevitabilmente e le foto risultano davvero pastose. Con un’illuminazione degna ovviamente la situazione migliora: gli scatti si mostrano più dettagliati ed è possibile anche propendere verso un utilizzo social. Tuttavia, anche in questo caso il sensore mostra i suoi limiti con colori a volte spenti e con una tendenza a sovraesporre eccessivamente.
Un difetto che a volte rende gli scatti inutilizzabili ma che con un po’ di cura in più è possibile arginare. Per concludere, la fotocamera presenta la tecnologiaSuper Pixel (attivabile tramite le impostazioni dell’app) la quale aiuta – almeno in teoria – ad ottenere immagini più nitide, a scapito delle dimensioni dei files.
Il modulo selfie – da 16 mega-pixel con apertura f/2.0 – segue gli stessi standard della fotocamera principale. È possibile avere degli scatti decenti da condividere via social, a patto che le condizioni di luce siano ottimali (possibilmente luce naturale).
Connettività e qualità audio
Lato connettività, come già anticipato in precedenza, abbiamo a disposizione il supporto Dual SIM LTE, con uno slot ibrido che permette di utilizzare due SIM oppure una SIM ed una microSD. Ricezione e audio in chiamata risultano nella media e non abbiamo rilevato alcun problema durante i nostri test.
Continuando sul versante connettività, non mancano Wi-Fi 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.2, Radio FM edNFC. Nessuno di questi moduli ha riportato difetti e la stessa stabilità è stata riscontrata anche dal GPS/A-GPS.
L’audio si affida ad un singolo speaker posto sul bordo inferiore del dispositivo. Il volume in uscita è decente ma, alzandolo al massimo, l’audio è affetto da varie distorsioni ed imperfezioni. Buono per un uso blando e privo di aspettative elevate. L’audio in cuffia, sia con soluzioni cablate che non, risulta decisamente più piacevole.
Software
Il sistema operativo che troviamo a bordo del Wiko VIEW2 è basato su Android 8.0 Oreo(con patch di sicurezza aggiornate a maggio 2018), con alcune personalizzazioni del produttore. L’azienda ha provato a fornire un’esperienza quasi stock, priva di app invasive. Queste sono limitate all’essenziale – non troverete una montagna di app pre-installate insomma – tanto da rinunciare ad un software Galleria in favore esclusivamente di Google Photo. Le app della società di Mountain View la fanno da padrona ed il tocco di Wiko è presente in alcune feature aggiunte (le trovate in basso) e nel launcher di sistema.
Il tutto si traduce in un software abbastanza fluido, seppur con qualche piccolo lag che non rovina la user experience e dovuto perlopiù ai limiti hardware. Consigliamo di abilitare le Opzioni sviluppatore e impostare a 0.5x (o anche disattivare) le opzioni Scala animazione finestra, transizione e durata animatore. Il vostro smartphone ne gioverà di certo e sarà possibile beneficiare di un po’ di velocità in più. E ora diamo un’occhiata alla varie funzionalità presenti all’interno dell’OS.
- Face Unlock: non si tratta di uno dei più rapidi nello sblocco, ma in quanto ad affidabilità e precisione non fa una piega. Ovviamente è da escluderne l’utilizzo al buio o in ambienti eccessivamente scuri, tuttavia svolge il suo compito al meglio;
- Modalità ad 1 mano;
- Azione rapida: ad esempio il doppio click per attivare il display quando il dispositivo è bloccato o capovolgi per silenziare una chiamata in arrivo;
- Notch multimediale: durante la riproduzione di contenuti audio tramite Spotify o un player musicale, questi verranno riprodotti (con tanto di controlli) anche nel notch e saranno visibili nella homescreen (il notch torna normale non appena si apre un’app o si naviga nelle impostazioni).
Autonomia
Viste le prestazioni da entry level ci saremmo aspettati di più sul fronte dell’autonomia. Invece il VIEW2 riesce a coprire meno di 4 oredi display acceso, con un uso medio-intenso. La batteria da 3000 mAh – con un tempo di ricarica con il caricatore in dotazione di circa 2.5 ore – permette comunque di coprire l’utilizzo di un’intera giornata fuori casa. A patto, ovviamente, di essere parsimoniosi quando questa raggiunge i livelli critici. Ulteriori test – trovate i dettagli negli screenshot in basso – hanno evidenziato fino a 9 ore di utilizzo.
Recensione Wiko VIEW2 – Prezzo e conclusioni
Siamo giunti alla conclusione della nostra recensione ed è arrivato il momento di tirare le somme. Com’è facilmente intuibile,Wiko VIEW2 è un prodotto entry level, adatto a chi non ha grandi pretese e cerca uno smartphone per un uso leggero, senza rinunciare a scattare foto ed utilizzare app e giochi. In questo senso, il device fa il suo dovere e permette all’utente di realizzare foto discrete, di utilizzare senza problemi giochi più o meno ingombranti e di accedere ad alcune features che si comportano in maniera degna (come il Face Unlock e il doppio tap per svegliare il display). Il tutto è corredato di Android 8.0 Oreo quasi completamente puro anche se con prestazioni a volte un po’ lente e con qualche lag.
Il prezzo di partenza non aiuta di certo – VIEW2 è stato lanciato a 199.99 euro – ma, con la giusta occasione e ad un costo minore, si tratta di una soluzione accettabile. Ovviamente a patto che cerchiate un dispositivo senza fronzoli e pretese. Di seguito trovate una serie di offerte in cui lo smartphone si presenta ad un prezzo decisamente più appetibile di quello di lancio.