Uno degli argomenti in voga in questo ultimo periodo è senz’altro l’utilizzo delle criptovalute. La modalità per ottenere queste “monete” è conosciuta comemining.Sostanzialmente per la creazione di tale valuta si necessita di energia: proprio per questo è intervenuta Apple. La società di Cupertino ha infatti modificato i requisiti delle app nel proprio store, affinché queste non utilizzino batteria dei dispositivi per il mining in background.
Apple modifica le regole per gli sviluppatori al fine di proteggere la batteria degli utenti
La società ha infatti aggiunto nuove linee guida per i propri sviluppatori al fine di proibire esplicitamente l’estrazione di criptovalute. Secondo Apple, queste limitazioni per gli sviluppatori potrebbero aiutare l’autonomia dei propri dispositivi, sia iOS che Mac. Le modifiche generali vengono poste ai punti 2.4.2 e 3.1.5 (b). Si invita infatti a non lanciare app che possano far esaurire rapidamente la batteria, generare calore eccessivo o sovraccaricare il dispositivo. Anche in passato Apple aveva preso le distanze da app che abilitassero queste funzioni legate al mining. Con le modifiche attuali, però, prende definitivamente le distanze.
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La società statunitense non è la prima che si occupa di protezione dal mining, infatti, anche Google (tramite un’estensione di Chrome, ne inibisce l’uso). Sembra infatti che la strada intrapresa dalle società sia quella giusta dopo che, per anni, i dispositivi (soprattutto Android) sono stati infettati da malware per il mining. Infine, Apple conclude con una sorta di decalogo per gli sviluppatori per evitare, ancora di più, che questi incappino in errori a spese degli utenti. Ci si aspetta sicuramente che le linee guida di tutte le società siano sempre più stringenti a causa dello sviluppo incontrollato della moneta (favorito dalla decentralizzazione).
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