spotify

Spotify ritratta in parte la sua politica contro odio e condotte scorrette

Spotify fa marcia indietro e ritratta – almeno in parte – la sua politica nata per combattere l’odio e le cattive condotte. Solo un paio di settimane fa, l’azienda si era espressa duramente contro gli artisti che si sono macchiati di atti di violenza fisici o verbali. Non importa se nella vita privata oppure esprimendosi tramite le loro canzoni, sarebbero stati puniti con il probabile allontanamento dalla piattaforma.

Spotify rivede il suo atteggiamento duro contro l’odio e lo condotte scorrette, almeno parzialmente

spotify

Quando è stato introdotta la policy di Spotify atta a lottare contro atteggiamenti violenti, odio, razzismo e tutto quello che gli ruota intorno, uno dei PR dell’azienda ha fatto sapere che due artisti erano già stati rimossi dalla piattaforma. Si tratta di R.Kelly – più volte condannato per condotte sessuali violente – eXXXTentacion’s, che sembra aver recentemente picchiato una donna incinta.

LEGGI ANCHE:Spotify continua a crescere nonostante i competitors

Dunque, la vita privata dei due artisti ha influito pesantemente sulla decisione di Spotify. Tuttavia, dopo le polemiche e le conseguenze delle azioni intraprese contro R.Kelly ed XXXTentacion’s il gigante della musica in streaming è tornato sui suoi passi riammettendo sulla sua piattaforma il secondo dei due cantanti. Di fatto, si tratta di aver rinnegato la sua policy lanciata il 10 maggio.

LEGGI ANCHE:Spotify Free: il nuovo aggiornamento porta una ventata di novità

Purtroppo, la motivazione è abbastanza chiara. Nonostante le intenzioni iniziali fossero delle migliori, l’azienda svedese non ha riflettuto sul fatto che avrebbe toccato grandi interessi come quelli delle etichette discografiche e non solo. Dunque, sarebbe stata una lotta troppo grande, impari e sicuramente persa in partenza.

[su_app]