I primi risultati positivi di Project Treble iniziano a farsi vedere. Grazie a questa interessante soluzione, pensata per contrastare la frammentazione di Android, Google sta testando Android P su un Pixel 2.
Android P in test su un Google Pixel 2 con a bordo Android 8.1 Oreo: è possibile grazie a Project Treble
Project Treble sarà anche in grado di accelerare notevolmente i tempi necessari per l’aggiornamento di un terminale (che lo supporta) nell’upgrade da una versione di Android a quella successiva. La notizia ci arriva direttamente da XDA Developers, i cui sviluppatori hanno analizzato un nuovo commit. Da questa analisi si capisce che Google sta aggiornando la VTS (Vendor Test Suite) al fine di consentire ad un GSI (Generic System Image) di Android P di girare sul Pixel 2 (“wahoo” device), che monta una GSI di Android 8.1 Oreo.
Questo avviene in una partizione separata del terminale. Normalmente l’aggiornamento della VTS è un passaggio successivo a quello del rilascio dei codici sorgenti aggiornati alla nuova release software da parte dei vendor (come Qualcomm), ai produttori di smartphone. Un processo a volte molto lungo ma che, grazie a Project Treble, viene notevolmente accorciato.
Android P potrebbe supportare la scansione dell’iride
Le novità in merito al prossimo major update di Android continuano con uno sguardo alla sicurezza. Con il lancio di iPhone X, sempre più produttori hanno iniziato a sfruttare la feature di riconoscimento del volto, presente nell’OS di default da anni. Sembra che Google sia intenzionata a fare un ulteriore passo avanti in tal senso. Alcuni commit nell’AOSP fanno riferimento alla scansione dell’iride. Questa potrebbe essere implementata come metodo di sblocco, al pari delle impronte digitali. I colleghi di AndroidPolice riferiscono che tali commit vengono da Fingerprint Cards, una società esterna al colosso di Mountain View.
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