Una donna americana ha accusato Uber di aver danneggiato la sua automobile in un incidente. Nulla di particolare in questa affermazione: purtroppo gli incidenti stradali sono all’ordine del giorno. La questione si fa però interessante, dal momento che l’auto di Uber coinvolta si trovava in modalità di guida autonoma.
Veicolo Uber a guida autonoma: ecco la dinamica dell’incidente
Secondo la versione di Jessica Mclemore, la donna coinvolta nell’incidente, l’auto di Uber avrebbe svoltato improvvisamente a sinistra mentre aveva attivo l’indicatore della freccia per la svolta a destra. Questa improvvisa manovra non avrebbe consentito alla donna che sopraggiungeva con il suo veicolo di evitare l’impatto.
Secondo il codice stradale americano la colpa sarebbe da attribuire alla Mclemore. Tuttavia, il veicolo Uber che stava circolando nelle strade di Pittsburgh, in Pennsylvania, si trovava in modalità di guida autonoma. Pertanto sarebbe suscettibile quantomeno di concorso di colpa. L’azienda di trasporti privati smentisce però la versione della donna. Uber afferma infatti che era attivo il segnale di svolta a sinistra dal momento che la macchina stava cambiando corsia.
La recriminazione maggiore della Mclemore riguarda il fatto che il conducente dell’autovettura Uber avrebbe sul momento rassicurato la donna circa un pronto risarcimento danni. Ma da quel momento nessuno si è fatto vivo e l’auto resta incidentata in attesa di riparazione, recando alla Mclemore un grave danno.
In un report di qualche tempo fa le auto Uber erano risultate le più pericolose in guida autonoma. Tanto che i conducenti erano costretti a correggere i comandi una volta ogni minuto. Da quel tempo tale modalità è sensibilmente migliorato, tanto che l’azienda conta di lanciare entro il 2019 i primi taxi a guida completamente autonoma, mentre i camion per le consegne sono già operativi.
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