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La UE dichiara: Uber è un servizio di trasporti e dev’essere trattato come tale

Più passa il tempo e più il successo iniziale diUbersembra venir ridimensionato. Se negli USA va ancora molto, lo stesso non lo si può dire per l’Europa. Dopo il ban a Londra ed in Quebec e l’aspra diatriba in Italia, laCorte di Giustizia dell’Unione Europea ha ufficializzato la propria sentenza.

Nuovo scontro fra Europa ed Uber

uber

Per la precisione, la UE ha deciso cheUber è un servizio di trasporti a tutti gli effetti e non soltanto una piattaforma digitale, come affermato da sempre dall’azienda. Uber come taxi e pullman, quindi, con i relativipro e contro. Dal punto di vista positivo, coloro che lavorano per Uber potrebbero beneficiare di salari e benefit in linea con la categoria di contratto.

Dal punto di vista negativo, ciò porterà svantaggi alla società, la quale ha sempre approfittato di un buco legislativo per agire in maniere poco trasparenti,come affermato dal Dipartimento della Giustizia Americana. Affermando di essere una piattaforma digitale, infatti, viene meno l’obbligo di rispettare prezzi e leggi applicate al settore dei trasporti.

Uber in Europa: quali le conseguenze?

La decisione parte dal 2014, anno in cui Uber si scontrò con il sindacato dei tassisti a Barcellona, con una causa perconcorrenza sleale. Da quel momento l’attività venne sospesa e trasferita nella capitale, Madrid. Questa notizia potrebbe mettere in cattiva luce Uber, il cui valore attuale di 70 miliardi di dollari potrebbe subire una decrescita. A seguito della sentenza un portavoce ha dichiarato che ciò non comporterà cambiamenti nella maggior parte dei paesi europei dove opera Uber.

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