Quella di Qualcomm ed Apple è una vicenda ancora aperta. Sono emerse online nuovi informazioni secondo cui il colosso di Cupertino avrebbe fornito importanti informazioni ad Intel.
Qualcomm denuncia Apple per aver fornito informazioni confidenziali ad Intel
Il chipmaker USAavrebbe ora citato Apple per un’importante violazione di contratto. Sembrerebbe che il colosso di Cupertino abbia fornito ad Intel informazioni riguardanti la tecnologia dietro i modem e i chipset per gli smartphone. La società di Santa Clara, dopo Qualcomm, è il più grande produttore di modem in ambito mobile e desktop. Le informazioni dettagliate della causa legale non sarebbero ancora state rese note ma è già possibile capire le testi sostenute dalle varie aziende.
Qualcomm, Apple ed Intel: la vicenda si evolve
“Durante i negoziati con Qualcomm, Apple ha ha fatto leva sulla propria potenza commerciale per avere accesso a software altamente riservato e confidenziale, incluso il codice sorgente.”
Qualcomm continua poi riportando che il partner commerciale ha avuto libero accesso a “grandi porzioni” di codice sorgente, richiesto per ottimizzare al meglio il proprio software.
“In base alle informazioni emerse, Apple non ha rispettato le restrizioni sull’accesso e sull’utilizzo che Qualcomm ha richiesto”
Tuttavia, questa non è neanche il nocciolo della vicenda, che si snoda in ulteriori dettagli.
“L’implementazione proprietaria di questi protocolli di comunicazione di Qualcomm non è dettata da alcuna norma e contiene segreti commerciali altamente confidenziali. Apple ha tuttavia incluso nella lista “CC’d Persons” informazioni importati e rivolte ad un ingegnere di Intel (fornitore competente).”
Per anni Appleha trovato in Qualcomm un ottimo partner per la fornitura dei propri modem. Da iPhone 7, però, il produttore di smartphone ha iniziato ad utilizzare modem di Intel in alcune versioni dello smartphone. Inoltre, è notizia recente che la società della mela morsicata sia al lavoro su iPhone e iPad di prossima generazione che non sono basati su componenti dell’ormai ex partner. La società non ha commentato pubblicamente la vicenda ma è lecito immaginare che non stia a guardare senza difendersi adeguatamente.
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