Dopo la deludente performance del suo fratello minore, stavolta tocca al Google Pixel 2 XL passare per i test di resistenza di JerryRigEverything. Come sarà andata? Il fratellone sarà riuscito a superare le varie prove meglio della sua controparte standard? Andiamo a dare un’occhiata!
Google Pixel 2 XL: finalmente arriva il test di resistenza di JerryRigEverything
A circa un mese di distanza dai test effettuati sulla versione base dello smartphone – tra l’altro andati abbastanza maluccio -, adesso è il turno del Google Pixel 2 XL. Il piccolo Pixel 2 non è proprio riuscito a resistere come si deve alle varie prove a cui è stato sottoposto nel precedente video di JerryRigEverything. La variante XL, come si evince dal filmato, non è stato da meno, con una performance di certo migliore, ma comunque non all’altezza delle aspettative.
Lo scratch test rivela dei risultati del tutto simili a quanto gia visto con il Pixel 2. Il vetro si comporta relativamente bene e resiste ai graffi fino al livello 6 / 7 della scala di Mohs. Male invece la back cover. Ancora una volta il case è in alluminio, ma rivestito di uno strato di una sorta di “vernice” che può essere facilmente graffiato. Le chiavi lasciano dei graffi permanenti, quindi non è proprio il caso di tenere lo smartphone e queste nella stessa tasca. Pessimi anche il frame laterale e i tasti. Unica nota davvero positiva sembra essere il lettore d’impronte. Questo continua a funzionare anche dopo essere stato graffiato pesantemente, a differenza di quanto avveniva con il Pixel 2.
Google Pixel 2 XL si comporta meglio del Pixel 2 ma i risultati sono comunque pessimi
Il burn test evidenzia le stesse debolezze viste sul pannello a bordo del fratello minore. Dopo soli 10 secondi di esposizione alla fiamma di un’accendino il danno è fatto, con conseguenze permanenti. Leggermente meglio il bend test; mentre con il Pixel 2 avevamo una crepa che vanificava completamente le sue capacitàwaterproof, nel caso del Google Pixel 2 XL non sembrano esserci danni di questo tipo. Insomma, il risultato finale è di certo più soddisfacente di quanto visto in precedenza, ma comunque lungi dal definire la variante XL come un campione di solidità.
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