Anonymous in Turchia

Anonymous attacca, Turchia in ginocchio

Come probabilmente ricorderete, in seguito ai terribili attacchi di Parigi, Anonymous dichiarò apertamente guerra all’ISIS. Pare però che i piano del gruppo di hacktivisti non comprendano solamente scagliarsi direttamente sull’associazione terroristica, ma anche attaccare qualsiasi paese che supporti indirettamente l’estremismo islamico.

Anonymous si è infatti oggi presa il merito di una lunga serie di cyberattacchi indirizzati verso la Turchia, che hanno colpito siti governativi, banche e la stessa infrastruttura internet del paese!

Stando a quanto dichiarato da Radware, ad oggi sono stati oscurati più di 400.000 siti! Il governo turco è stato addirittura costretto a bloccare qualsiasi tipo di traffico estero indirizzato verso i propri domini .tr, allo scopo di mitigare i danni e non far completamente collassare l’intera rete del paese. Lo scopo della campagna pare essere quello di punire la Turchia, che ormai da parecchio tempo chiude un occhio su molteplici attività, come ad esempio quella del contrabbando di petrolio, che finanziano l’ISIS.

Anonymous al PC

“Caro governo della Turchia”, ha dichiarato un rappresentante di Anonymous in un video su YouTube, adesso rimosso. “Se non smetterete immediatamente di supportare l’ISIS, noi continueremo ad attaccare la vostra rete internet, il vostro root DNS, le vostre banche ed i vostri siti governativi.

Dopodiché colpiremo i vostri aeroporti, le vostre strutture militari ed anche le connessioni dei vostri cittadini. Raderemo al suolo la vostra infrastruttura bancaria. Potete fermare adesso questa pazzia: il futuro è nelle vostre mani.”

Non ci sono comunque al momento prove a supportare la responsabilità di Anonymous nei confronti dell’attacco, e potrebbe anche trattarsi di una ritorsione da parte della Russia, dopo che la Turchia ha abbattuto un suo aereo da guerra. Il governo turco si è comunque rifiutato di puntare il dito verso qualcuno, e ad oggi non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione in merito.

Via