A prima vista i tardigradi, conosciuti comunemente anche come orsi d’acqua, non sembrano creature particolarmente interessanti. Sono esserini microscopici, con i quali non abbiamo poi molto a che fare nella vita di tutti i giorni. Nel mondo della zoologia sono però celebri per essere degli organismi viventi praticamente indistruttibili!
Puoi provare a congelare, bollire, far evaporare o far morire di fame dei tardigradi, ma riusciranno sempre a rimettersi in sesto non appena le condizioni ambientali torneranno favorevoli! Gli scienziati hanno recentemente identificato un nuovo ed ingegnoso meccanismo di difesa, utilizzato dall’orso d’acqua per sopravvivere alle più estreme condizioni di siccità: si trasforma… in vetro!
Quando infatti l’acqua comincia a scarseggiare, i tardigradi entrano in un profondissimo stato di ibernazione, pronti a tornare in vita non appena la reidratazione diventa possibile. Per fare ciò devono però proteggere accuratamente le proprie molecole e proteine essenziali: ci riescono dando vita, all’interno delle proprie cellule, ad una sorta di biovetro che mantiene l’organismo in stasi totale!
Responsabili di questo singolare comportamento sono le Intrinsically Disordered Proteins (IDP), proteine che in presenza d’acqua sono entremamente flessibili e senza una forma ben definita. Ma quando questa viene a mancare, subito si riorganizzano in un solido reticolo, dando vita ad una resistente struttura in biovetro! E quando le proteine tornano in contatto con l’acqua, il reticolo immediatamente si dissolve e torna al proprio stato originale.
I ricercatori credono che tale scoperta potrebbe presto dar vita, integrando le IDP nel DNA delle piante, a colture capaci di resistere anche ai più terribili periodi di siccità! Inoltre, tali proteine potrebbero anche essere utilizzate per meglio preservare i vaccini, semplificando il loro trasporto nelle molte regioni del pianeta dove gli avanzati sistemi di refrigerazione occidentali sono purtroppo del tutto assenti.
