Ultimamente il governo cinese sta mettendo in atto una strategia di modernizzazione del paese estremamente aggressiva, sperando di concretizzare in pochi anni quel che gli altri paesi hanno realizzato in parecchi decenni! Il risultato è da una parte una gigantesca crescita economica, ma dall’altro un altissimo livello di inquinamento ed una pessima qualità dell’aria.
L’Indice di Qualità dell’Aria è un sistema internazionale che misura con precisione il grado di inquinamento atmosferico. L’aria, quando pulita, solitamente ottiene un punteggio che oscilla tra i 50 ed i 100. Comincia invece ad essere considerata poco salutare quando le cifre si aggirano attorno ai 150 o 200.
Ma il punteggio dell’aria di molte città cinesi rimane stabilmente oltre i 300, nuocendo gravemente alla salute di tutte le persone che la respirano! E non è tutto: Pechino ha recentemente addirittura superato i 700, ed ufficialmente la scala non va oltre i 500!
Avrete però sicuramente notato che la qualità dell’aria migliora leggermente dopo una giornata piovosa. Questo perché le molecole d’acqua si legano a quelle inquinanti, appesantendole e spingendole verso il basso.
Ed è proprio per questo motivo che in questi giorni la Società per la Sicurezza Mineraria Hunan Jiujiu ha iniziato a pubblicizzare i propri cannoni sparanebbia come soluzione temporanea al problema dell’inquinamento urbano. La tecnologia viene solitamente utilizzata nei cantieri o nelle miniere, per tenere le polveri di carbone e le altre particelle nocive lontane dai polmoni dei lavoratori, ma funziona perfettamente anche per combattere lo smog!
Stando però a quanto ammesso dalla stessa compagnia, il getto d’acqua dei cannoni sparanebbia non riesce ad intercettare le molecole più piccole e potenzialmente più pericolose per l’uomo. Il metodo sembra quindi tutto sommato efficace, ma non miracoloso: il terribile problema dell’inquinamento rimane per la Cina ancora una realtà.