Da un po’ di tempo a questa parte, uno dei crucci degli utenti è rappresentato dal ritorno alla fatturazione mensile. Dopo la nuova legge che elimina la cosìddetta “tredicesima mensilità”, le cose non si sono messe bene. Le compagnie telefoniche hanno progressivamente annunciato degli aumenti, causando l’ira dei più. E il Codacons non sembra per nulla soddisfatto, tanto da minacciare una class action di proporzioni bibliche contro gli operatori.
Fatturazione mensile: il Codacons minaccia class action contro gli aumenti
Il nuovo decreto-legge promulgato lo scorso dicembre sembrava segnare una vittoria da parte dei consumatori. Eppure le cose sono cambiare rapidamente; gli operatori telefonici hanno annunciato l’adeguamento alla fatturazione mensile, contemporaneamente ai rincari sul costo dei rinnovi. La risposta del Codacons non ha tardato ad arrivare. L’associazione in difesa dei diritti degli utenti e dei consumatori potrebbe intentare una class action contro gli operatori telefonici. In una recente intervista è stato dichiarato che tutte le pratiche per un’azione di massa sono già pronte: l’obiettivo è un risarcimento per quanto riguarda le tredici mensilità.L’Antitrust sta indagando sulla questione dei rincari
Nonostante tutte le polemiche e l’intervento del Governo, le compagnie telefoniche hanno prontamente trovato il modo per “aggirare” la situazione; l’aumento dei prezzi dovuto alla fatturazione mensile renderà totalmente inefficace la rimozione della già citata tredicesima mensilità. Per questo motivo, sono in corso le indagini dell’Antitrust.
Se queste dovessero rivelare la presenza di un vero e proprio cartello contro i consumatori, Codacons promette fuoco e fiamme. Ovvero con un’azione collettiva che coinvolgerà 28 milioni di linee telefoniche fisse e 12 milioni di abbonamenti SIM.
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