Spesso braccia e gambe non sono le uniche appendici che i soldati purtroppo perdono in battaglia: grazie però ad una pionieristica tecnica chirurgica, presto i militari feriti potranno rimpiazzare… il loro amichetto in mezzo alle gambe!
Una squadra di chirurghi alla Johns Hopkins University School of Medicine ha infatti annunciato che entro il prossimo anno la struttura verrà equipaggiata con gli strumenti necessari per effettuare dei veri e propri trapianti di pene, e che i loro primi pazienti saranno proprio i veterani americani.
“Quello delle ferite genitali è un argomento di cui non sentiamo parlare molto spesso”, ha dichiarato il dottor W.P. Andrew Lee, presidente del reparto di chirurgia plastica alla Johns Hopkins. “Credo che siamo tutti d’accordo nell’affermare che, per un ragazzo di appena vent’anni, tornare a casa con la propria area pelvica completamente distrutta deve essere un’esperienza a dir poco devastante.”
Stando a quanto dichiarato dal Dipartimento della Difesa americano, tra il 2011 ed il 2013, oltre 1.300 soldati hanno sofferto qualche sorta di trauma genitale. E per quanto le protesi siano già da tempo una realtà, non riescono di certo a ripristinare completamente tutte le funzioni e le capacità di un pene reale.
Si tratta però di una procedura estremamente complessa e potenzialmente pericolosa. La squadra di chirurghi stima che la durata di ogni singolo intervento sarà di circa dodici ore, e se qualcosa, qualsiasi cosa, dovesse andare storto, l’impatto psicologico sul paziente sarebbe irreparabile.