Ci avviamo alla fine della tanto discussafatturazione a 28 giorni. Dopo le sanzioni da parte dell’AGCOM nei confronti degli operatori, ad intervenire è direttamente ilGoverno. La decisione è stata annunciata oggi 15 novembre ed è già scattato il via libera alle manovre in Senato.
Basta alla fatturazione a 28 giorni: a dirlo è il Governo
La decisione è stata effettuata in merito al blocco dei mutui fino al 31 dicembre 2020 per le zone colpite da terremoti in questi anni. Fortunatamente il Governo Italiano ha avuto l’accortezza di mettere un veto alla fatturazione a 28 giorni. E la notizia positiva è che questo divieto non sarà soltanto applicato agli operatori telefonici ma anche a quelli televisivi.
Quando si tornerà alle bollette ogni 30 giorni?
L’emendamento è partito da Silvio Lai, senatore del Partito Democratico. La nuova modifica imporrà a tutti i servizi telefonici e pay tv scadenze mensili o per multipli del mese. Alcuni operatori si sono già espressi in merito nelle scorse settimane, come Vodafone, Fastweb,TIM e Wind 3. Ma come anticipato questo ritorno ai 30 giorni andrà a toccare anche servizi come Sky e Mediaset Premium.
Per quanto riguarda le tempistiche, il Governo ha posto una scadenza a 120 giorni. Nel caso in cui un’azienda non ripristinasse la precedente fatturazione in questi tempi, scatteranno le sanzioni raddoppiate. A vigilare sul tutto ci penserà l’AGCOM, con multe che variano da 240.000 euro fino a 5 milioni di euro. Inoltre, sarà previsto un indennizzo di 50 euro per i consumatori, più 1 euro per ogni giorno dopo la scadenza. Da segnalare, inoltre, che le aziende saranno tenute a specificare se la fibra ottica arriva al domicilio o solo alla centrale.
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