Essential Phone PH-1 è il primo smartphone della nuova azienda di Andy Rubin, colui che ha creato e guidato lo sviluppo per tanti anni di Android. Il prodotto, fra le varie particolarità, presenta una Dual Camera posteriore che ha catturato l’interesse del pubblico.
Yazhu Ling, l’ingegnere di Essential che ha sviluppato la Dual Camera dello smartphone, ha voluto spiegare l’idea e l’ingegnerizzazione dietro il comparto imaging dello smartphone. Come primo requisito fondamentale vi era il design della fotocamera che era d’obbligo essere a filo con lo smartphone. Come secondo obiettivo vi è la qualità delle foto con l’obiettivo di renderle particolarmente luminose.
Essential Phone PH-1: ecco come funziona la Dual Camera
Per far ciò Essential Phone PH-1 utilizza una combo di due fotocamere. La prima monta una classica ottica RGB mentre la seconda utilizza un sensore in Black&White. La prima fotocamera è sovraesposta ma quando lavora in sincro con la seconda riesce a produrre uno scatto decisamente interessante, andando a ridurre rumore video e ad uniformare la qualità generale della foto.
Non è la prima volta che vediamo questo tipo di tecnologia su di uno smartphone. Pioniera, da questo punto di vista, è senza dubbio Huawei che in collaborazione con Leica ha utilizzato per prima questa tecnologia, ripresa poi anche dal più recente Moto Z2 Force di Lenovo.
L’ingegnere di Essential fa sapere che la compagnia sta lavorando all’ingegnerizzazione della fotocamera dello smartphone dallo scorso ottobre 2016 mentre direttamente sui sensori dal mese di gennaio 2017. Il lavoro, nonostante lo smartphone sia già stato annunciato, non è di certo finito qui e in futuro avrà ancora modo di migliorare.
Purtroppo non sono emersi ulteriori nuovi dettagli circa la commercializzazione dello smartphone che, però, si ricorda è stata dichiarata come imminente più volte nel corso delle ultime settimane.
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