Stando agli ultimi rumors, il colosso dei semiconduttori Intel sarebbe al lavoro per realizzare una nuova micro-architettura per i suoi futuri processori x86, andando dunque a sostituire completamente l’attuale architettura “Core”, nata con la famiglia Sandy Bridge e che terminerà definitivamente con i processori TigerLake nel corso del 2019/2020.
Una nuova µArch da Intel
Il rumors proviene dagli ambienti finanziari di Wall Street, dalla stessa fonte che quasi tre anni fa anticipo al pubblico lo sviluppo di Zen da parte di AMD.
Ovviamente non si sa ancora nulla sulle caratteristiche di questa architettura, anche se è possibile ipotizzare che Intel vada modificare quasi completamente quella attuale, cambiando il layout, alcuni instruction set SIMD (per limitare la complessità e le dimensioni del DIE, dunque anche i consumi), ed i compilatori ICC, in vista anche degli imminenti limiti del silicio e dell’avanzata di ARM.
L’eliminazione di alcune vecchie SIMD potrebbe non garantire dunque una compatibilità al 100% con l’attuale hardware x86, anche se probabilmente Intel sfrutterà altre tecnologie per emulare queste istruzioni rimosse (Cloud Computing?).
Inoltre va anche detto che tutt’oggi alcuni software sviluppati sia per x86 che per ARM fanno a meno di certe SIMD (vista la natura RISC di ARM), segno che forse con alcuni stratagemmi è possibile emulare queste istruzioni o raggiungere certi compromessi.
Un elevato rapporto prestazioni/consumi/costo
L’obbiettivo è di garantire un elevato rapporto prestazioni/consumi/costo, un po’ come la strategia adottata da AMD sulle imminenti CPU Zen.
La nuova architettura dovrebbe essere pronta per il 2019/2020, perciò noi consumatori dovremo aspettare ancora diversi anni per vedere su cosa sta realmente lavorando Intel.
Non ci resta che aspettare!