Beyerdynamicha presentatola serie di auricolariByron soltanto pochi mesi fa, in occasione dell’IFA 2016.
Fanno parte di questa nuova gamma di earbudsleByron (49 euro), leByron BT (98,31 euro)e leByron BTA(192,99 euro).
Abbiamo avuto l’opportunità di provare in redazione lemid-rangeByron BT, che vi presentiamo nella nostrarecensione.
Il Packaging
La confezione è molto semplice e minimale, in pieno stilebeyerdynamic.
Al suo interno troviamo, ovviamente, gli auricolari, 3 coppie di gommini di ricambio in diverse misure (S, M ed L), due gancetti in plastica (per ancorare meglio le cuffiette ai padiglioni auricolari, nel caso volessimo utilizzarle in movimento), un cavo micro-USB per la ricarica, un libretto d’istruzioni (completamente in inglese), e un pratico sacchetto impermeabileper portarle in giro, ben fatto anche se un po’ scomodo da aprire.
Il design e i materiali
Minimali ed eleganti, le Byron BT sorprendono subito per la loro qualità costruttiva.
Realizzate completamente in metallo, le linee di questi auricolari sono semplici ma d’impatto, con delle zigrinature sulla parte posteriore che delimitano la zona magnetica, molto comoda, tra l’altro, per indossarli come una “collana” mentre siamo in giro.
Il cavo è in materiale plastico, di tipo piatto per evitare ingarbugliamenti indesiderati ed è lungo 560 mm.
Qualche centimetro sotto l’auricolare destro troviamo il controller a 3 pulsanti: uno per l’accensione/spegnimento/accoppiamento bluetooth e due per muoverci tra le tracce.
Sul controller sono presenti, inoltre, un led di notifica (blu/rosso) e un piccolo sportellino gommato che nasconde la porta micro-USB per la ricarica.
Le specifiche tecniche
Le caratteristiche tecniche delle Byron BT sono di prim’ordine ma vorrei sottolineare, prima di scendere nei dettagli, la presenza del codecQualcomm aptX, capace di garantire via bluetooth una qualità maggiore rispetto al più classicoSBC(Low Complexity Subband Coding).
Attenzione però, il codec verrà utilizzatosolamente se supportato anche dalla fonte dell’audio (una lista dei prodotti compatibili la trovate qui).
Dopo questa precisazione, passiamo ad una classica lista delle specifiche tecniche delleByron BT:
- Trasduttore: magneto-dinamico;
- Risposta in frequenza: 10 – 23,000 Hz;
- SPL(Pressione Acustica)nominale: 90 db;
- SPL massimale: 100 db;
- THD(Distorsione armonica totale): <0,7 %;
- Attenuazione dei rumori ambiantali: 10 db;
- Codec supportati: Qualcomm aptX, SBC;
- Profili supportati: HSP, HFP, A2DP, AVRCP, SPP;
- Batteria: 110 mAh
Il suono
Non è facile affrontare la domanda -“come sò ste cuffiette?”- a cuor leggero quando si parla di un prodotto come questo, sopra la media e manifatturato dauna delle più antiche aziende audio del mondoche fa dellaqualità audioil suo valore più importante.
Questo perché, a primo impatto, leByron BTmi hanno sorpresoin manieranegativa.
Mi spiego meglio.
La prima volta che ho provato questi auricolari ho notatosubito due cose in particolare: il volume non è eccezionalmente alto e hanno la tendenza ad enfatizzaretroppo(a volte in maniera quasifastidiosa)le frequenze alte(soprattutto in generi piùheavy in cui soprattutto la resa deicymbalsdella batteria non mi è piaciuta particolarmente).
D’altro canto possiedono unaspazialitàed uneffetto soundstage eccezionali, la resa dellefrequenze basse e di quellemedie èpoderosaed estremamente precisa e, dato da non sottovalutare se affiancato a quello del volume,la riduzione dei rumori ambientali funzionaegregiamente, riuscendo a garantire un ascolto ottimale anche in ambienti affollati (un vagone della metropolitana alle 8:00 di mattina con annessoeffetto sardina credo sia un valido esempio).
Note sugli ascolti effettuati
Tengo a precisare, per completezza, che gli ascolti effettuati per la recensione sono stati effettuati su dispositivi diversi, compatibili e non con il codec aptX (la differenza principale si nota soprattutto nella resa delle frequenze basse, anche se stiamo parlando di dettagli praticamente impercettibili).
Inoltre, ho utilizzato esclusivamente file.mp3 a 320 kbps e file.flac a differenti frequenze di campionamento.
La scelta dei brani ascoltati è stata effettuata invece cercando di coprire quanti più generi musicali possibili.
N.B. Per un giudizio più obiettivo non ho tenuto conto dell’utilizzo di equalizzatori di terze parti che, in ogni caso, ho provato e devo dire che riescono a migliorare (secondo il mio modesto parere) la resa delle frequenze alte.
Connettività ed autonomia
LeByron BTsono dotate di connettivitàbluetooth 4.1con un range di ricezione, ci dice beyerdynamic, fino a 10 metri.
Nessun problema in effetti in spazi aperti, in ambienti chiusi invece dopo circa 7 metri cominciano ad esserci dei disturbi, fino al distacco della connessione.
Ho notato poi, in un paio di occasioni, una sorta di piccologlitch durante l’ascolto, una micro-disconnessione ma, ripeto, soltanto in rarissime occasioni.
Beyerdynamyc ha fornito questiearbuds di una batteria da110 mAh, che dovrebbe garantire un’autonomia fino a 7 ore e 30 minuti.
Sarà che ho l’abitudine di ascoltare la musica a volumi molto alti ma non sono mai andato oltre le 6 ore e 15 minuti (il che si traduce, almeno nel mio caso, in una ricarica ogni 48 ore).
Aggiungo inoltre che, quando la batteria sta per esaurirsi, la voce pre-registrata ci avviserà ripetendosi all’incirca ogni 2 minuti. Per evitare interruzioni continue vi consiglio di spegnere subito gli auricolari, quei messaggi continui sono alquanto fastidiosi.
Conclusioni
LeByron BT sono sicuramente un prodotto superiore alla media che riesce a garantire una qualità superiore ai nostri ascolti,senza ombra di dubbio.
Le consiglio?Nì.
Questo perché il mondo degliauricolari bluetooth (e non) è ormai pieno di valide alternative che hanno appiattito un po’ la qualità dei prodotti in questa fascia di prezzo.
D’altronde, se volete un prodotto dall’indubbia qualità costruttiva e sonora e non potete passare ad un dispositivo di fascia maggiore (come potrebbero essere lebeyerdynamic Byron BTA, che magari riusciremo a recensire), molto probabilmente leByron BT sono gli auricolari che fanno per voi.
Per qualsiasi chiarimento o curiosità non esitate a commentare, il mondo legato all’audio è vasto e molto spesso non riesce ad essere esaurito in una recensione o in un’opinione personale, confrontarsi serve proprio a questo.
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