Poco più di un mese fa vi avevamo scritto (l’articolo è consultabile a questo link) in merito al mancato adeguamento all’Eurotariffa, entrata in vigore nel mese di maggio, di Tim e Wind che, senza chiedere ai propri clienti, avevano applicato delle tariffe a costo fisso per il roaming in Europa.
TIM, inoltre, non forniva l’opportunità ai propri clienti di disattivare l’offerta per passare all’Eurotariffa base.
Questa situazione, denunciata in un primo tempo dall’ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori), era arrivata direttamente alla Commissione Europea, dove Wolf-Dietrich Grussmann, responsabile del dipartimento DG Connect, aveva ribadito che il comportamento di TIMe Wind era contrario alla legge e che, eventualmente, deve essere l’utente ad aderire espressamente a tariffe diverse dall’Eurotariffa.
La risposta di TIM sull’adozione dell’Eurotariffa
Oggi TIM, nonostante non ci siano stati ancora comunicati ufficiali, rispondendo ad un cliente sulla sua pagina Facebook, ha riferito che “a partire da 4 luglio 2016 verranno adeguate le tariffe base valide in Zona Europa per il traffico voce, SMS e dati”.
I costi previsti dall’Eurotariffa consistono in:
- Chiamate in uscita a 19 centesimi di euro al minuto verso Italia e UE
- Chiamate in entrata a 1,39 centesimi di euro al minuto
- Costo per SMS inviato pari a 7 centesimi di euro
- Traffico dati a 9 centesimi di euro a megabyte
In attesa di vedere se queste premesse saranno rispettate il 4 luglio, ricordiamo che, invece, Wind non ha ancora comunicato come intende affrontare la questione.