Un gruppo di ricercatori dell’Università di Stanford ha realizzato un robot umanoide controllabile a distanza progettato per portare a termine missioni sottomarine troppo pericolose per gli esseri umani.
La macchina, dell’altezza di circa un metro e mezzo, utilizza una combinazione di intelligenza artificiale e feedback tattile per fornire a chi lo pilota un’idea più chiara di cosa il robot stia tenendo in mano. Nonostante la parte superiore assomigli in tutto e per tutto ad un essere umano, quella inferiore contiene invece le batterie, i computer ed i motori.
La realizzazione di questa macchina, chiamata OceanOne, è stata un’idea del professore di informatica di Stanford Oussama Khatib, specializzato nella realizzazione di robot autonomi.
“OceanOne permetterà di ampliare il raggio delle esplorazioni sottomarine”, ha dichiarato Khatib in un video, riportato qui in basso, che mostra le capacità della macchina. “Lo scopo è quello di permettere ai sommozzatori di tuffarsi virtualmente in acqua, lasciando che il robot faccia da rappresentazione fisica dei movimenti del pilota.”
“È equipaggiato con due mani ed una visione stereoscopica”, ha aggiunto. “Ma la cosa più affascinante è che è possibile sentire quel che sta facendo il robot anche rimanendo comodamente seduti a bordo della nave.”
La prima missione di OceanOne è stata quella di esplorare La Lune, un relitto del diciassettesimo secolo situato vicino alle coste francesi, dove la macchina ha recuperato con successo un vaso antico.