Il numero di stelle nell’universo è a dir poco incommensurabile, quello dei pianeti forse addirittura più alto. La Terra non è altro che un minuscolo puntino azzurro che orbita attorno ad una stella altrettanto insignificante. Eppure, nonostante le probabilità siano tutte a nostro favore, dopo anni di ricerca non abbiamo ancora trovato traccia di altre forme di vita intelligente.
Questa assurda realizzazione viene definita Paradosso di Fermi, ed una delle sue possibili soluzioni potrebbe essere la cosiddetta teoria del Grande Filtro. L’ipotesi suggerisce che, ad un certo punto del processo evolutivo di una specie, una serie di fattori impediscano alla vita di continuare, estinguendola.
Basandosi su questa teoria, Aditya Chopra e Charley Lineweaver, due astrobiologi della Australian National University, hanno suggerito un’ipotesi leggermente diversa: le condizioni per generare la vita non sono affatto rare nell’universo, ma gran parte degli esseri viventi si estingue durante i primissimi stadi del processo evolutivo.
“La vita è incredibilmente fragile, e raramente riesce a sopravvivere a lungo negli ambienti altamente instabili della maggior parte dei pianeti dell’universo”, ha dichiarato Chopra.
L’ipotesi dei due scienziati, denominata Collo di Bottiglia Gaiano, propone che, nonostante esistano moltissimi pianeti capaci di offrire buone condizioni per generare la vita, ad un certo punto questi tendano a diventare instabili. La Terra, Marte e Venere potrebbero infatti essere stati dei corpi celesti molto simili tra loro quattro miliardi di anni fa.
Venere è però diventato troppo caldo, mentre Marte ha perso la sua atmosfera. Per quanto riguarda la Terra, sono state le sue stesse forme di vita a rendere il pianeta stabile ed abitabile grazie al processo della fotosintesi.
Ad oggi, la missione Kepler ha scoperto più di mille pianeti che sarebbero teoricamente capaci di supportare la vita; proprio come la Terra, sono rocciosi ed orbitano alla giusta distanza dalla propria stella. Ma la teoria del Collo di Bottiglia Gaiano suggerisce che, se mai gli alieni avessero davvero abitato questi pianeti, ora sono tutti estinti.
“Stando alla nostra teoria, l’universo è pieno di fossili di organismi alieni monocellulari“, ha concluso Chopra.