LG è solita presentare, in anteprima rispetto ad altri brand, sperimentazioni e novità ed LG V50 5G rappresenta una doppia sfida in tal senso. Il top di gamma del brand arriva infatti con il modem Snapdragon X50, e ciò significa connessione di rete in 5G e con una chicca che ci ha particolarmente stupito: l’LG Dual Screen. La “novità” del second display sarà stata un’implementazione giusta? Scopritelo nella nostra recensione completa.
Indice
Recensione LG V50 5G
Unboxing
LG V50 ThinQ 5G offre una confezione particolarmente ricca, al suo interno troviamo:
- LG V50 5G;
- Alimentatore 18W;
- cavo USB Type-C;
- Auricolari in ear con adattatori per diversi padiglioni;
- Pin per estrarre SIM.
Design e qualità costruttiva
Il dispositivo segue le linee estetiche della precedente serie, con frame in alluminio, back cover e display in vetro protetti rispettivamente da Gorilla Glass 6 e 5. Nonostante il display da 6.4″, LG V50 ThinQ 5G non risulta essere particolarmente ingombrante, con dimensioni di 159.2 x 76.1 x 8.3 mm ed un peso di 183 grammi.
Dal punto di vista prettamente estetico il device ha una particolarità che ho apprezzato molto, vale a dire le fotocamere “a filo” con la scocca. Tuttavia questa scelta stilistica comporta alcuni problemi per la scivolosità del device: non avendo interruzioni, V50 risulta essere particolarmente scivoloso quando posto su superfici piane.
Al di là di questo piccolo appunto il prodotto mi ha soddisfatto per quanto riguarda resistenza e qualità costruttiva, dimostrando anche di offrire un buon grip senza cover. D’altra parte la scelta del Gorilla Glass 6 sulla back cover ripaga a pieno.
Display
LG V50 ThinQ 5G può vantare un ampio display P-OLED da 6.4″ con risoluzione massima da 2K (3120 x 1440 pixel, 538 PPI). Anche grazie alle implementazioni software, il pannello del dispositivo sarà un valore aggiunto, spiccando in nitidezza, qualità dei dettagli e fedeltà cromatica.
Il sensore di luminosità poi riuscirà a graduare in maniera ottimale l’intensità del display permettendo un uso efficiente sia al buio che sotto la luce del sole.
In secondo luogo, poi, trattandosi di un display OLED avremo la possibilità di settare l’Always on Display personalizzabile via software. Per salvaguardare l’autonomia, poi, potrete effettuare un downscale della qualità: feature molto interessante dal momento che pur utilizzando la risoluzione FullHD+ non perderete praticamente nessun dettaglio.
Un display qualitativamente di ottimo livello che però perde un po’ di fascino a causa dell’ormai onnipresente notch che occupa una porzione importante della superficie frontale.
LG Dual Screen
Il vero cuore di questo device, potrà essere un paradosso, ma si trova all’esterno. Grazie all’LG Dual Screen, infatti, avrete la possibilità di accedere a tantissime funzionalità, che si tratti di gaming, multimedialità o produttività. In un panorama smartphone che tende ad assottigliarsi, dove tutti offrono (più o meno) le stesse feature, LG si distingue con l’implementazione di questo dual display che a nostro avviso risulta essere un’arma in più.
Anche se il secondo display non conserva la stessa qualità del principale, potrete utilizzarlo in maniera ottimale per il multitasking e sacrificherete volentieri il design dell’intero device per avere a disposizione le “scorciatoie” offerte dal second display. Lo schermo aggiuntivo, infatti, potrà essere applicato con l’ausilio di una cover particolare e sfruttando i pin presenti sulla scocca del dispositivo stesso.
Chiaramente, e lo vedremo più in avanti, l’utilizzo dei due display comporterà un costo sotto il profilo dell’autonomia.
Software
Abbiamo a bordo la LG UX 8.0 basata su Android 9.0 Pie ed aggiornata alle patch di maggio 2019. L’interfaccia – seppur basata su Android – si presenta fortemente personalizzata e personalizzabile.
Il grande protagonista – in tal senso – è il display. In diverse occasioni, infatti, ci capita di avere limiti sotto il profilo delle impostazioni dello schermo, sia da un punto di vista cromatico che qualitativo. Grazie alla LG UX, invece, potrete impostare differenti risoluzioni del display: da 1560 x 720 pixel a al massimo rappresentato da 3120 x 1440 pixel. Chiaramente il prezzo da pagare, in tal senso, sarà l’autonomia. La personalizzazione che più ho apprezzato, però, è stata quella legata alla taratura del colore, avrete ben 7 modalità predefinite e la possibilità di impostare manualmente la temperatura.
Allo stesso tempo potrete definire a vostro piacimento le griglie della home page, così come carattere e dimensioni del display. Il device, complice anche il Dual Screen, strizza l’occhio alla multimedialità ed in tal senso troviamo due feature appropriate, attivabili direttamente dal menù a tendina: il DTS X 3D Surround e l’Hi-Fi Quad DAC, dedicate entrambe ad una migliore resa dell’audio. Riprendiamo poi il capitolo Gestures: LG offre la possibilità di sostituire la classica Nav Bar a 3 tasti con un bottone in stile Android One. Scegliendo questa modalità, infatti, sarete in grado di tornare alla Home cliccando sul bottone e – effettuando uno swipe verso l’alto – potrete accedere alle app recenti.
Come abbiamo accennato, l’OS di LG risulta essere particolarmente “presente” nell’esperienza utente e questo se da più lati risulta essere un pregio, dall’altra parte contribuirà a rallentare leggermente la fluidità e la resa generale.
Hardware e performance
LG V50 ThinQ 5G ha la stoffa del top di gamma. Non a caso a bordo troviamo la soluzione di Qualcomm a 7 nm, lo Snapdragon 855 accompagnato dalla CPU Adreno 640, 6 GB di RAM e 128 GB di storage (espandibile fino ad 1 TB tramite microSD).
In più occasioni ci siamo trovati a commentare le prestazioni – praticamente perfette – dello Snapdragon 855 ed anche in questo caso non possiamo che confermare le impressioni precedenti.
Se possibile il device mette ancor più alla prova il SoC proprio utilizzando i due display, e le sensazioni non cambiano. Avrete la possibilità di utilizzare giochi dispendiosi, applicazioni pesanti e multitasking (sfrenato) ed LG V50 ThinQ 5G non ne risentirà minimamente. Da questo punto di vista i “soli” 6 GB di RAM non rappresentano un limite, sono – anzi – più che sufficienti.
Recensione LG V50 ThinQ 5G – Benchmark
Qualità fotografica
Abbiamo un comparto fotografico particolarmente completo, composto da 5 camere e, più precisamente, sul retro troviamo tre sensori da 12 mega-pixel f/1.5 con dual pixel PDAF + OIS, teleobiettivo da 12 mega-pixel f/2.4 con zoom ottico 2x, PDAF ed OIS e grandangolare da 16 mega-pixel f/1.9, senza auto focus.
Sotto il profilo qualitativo LG V50 ThinQ 5G offre una qualità da top di gamma: gli scatti – anche in condizioni non ottimali – risultano essere nitidi e ben bilanciati dal punto di vista cromatico. Allo stesso tempo l’HDR (che funzionerà anche sulla grandangolare) aiuta a migliorare la resa delle foto.
Grazie all’AI, lato software, troviamo correzioni puntuali ma mai invadenti, facendo sì che questo device possa essere apprezzato a pieno come camera phone.
Frontalmente invece troviamo un comparto composto da due fotocamere: 8 mega-pixel principale e 5 mega-pixel grandangolare. In quest’ottica troviamo un passo indietro generale, con foto comunque accettabili, ma non all’altezza del sensore principale. D’altra parte, invece, potremo utilizzare il grandangolare (frontale) per catturare selfie di gruppo. Ad ogni modo sia la grandangolare posteriore che anteriore grazie ad un’ottimizzazione software riducono la distorsione al minimo.
Connettività e qualità audio
Tra i punti di forza del device troviamo senza alcun dubbio le feature legate alla connettività. In questo fondamentale LG V50 ThinQ 5G risulta essere particolarmente completo, e non solo per la presenza del modem X50 di Qualcomm dedicato alla rete 5G.
Ad accompagnare il nuovo standard di rete troviamo Bluetooth 5.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/acdual-band, DLNA, aptX HD, A-GPS, GLONASS e Galileo. Non manca lo speaker stereo ed il jack da 3.5 mm, con USB Type-C 1.0 ed NFC.
Mentre la connettività si presenta un punto di forza, l’audio (in cassa) non mi ha soddisfatto particolarmente. Troveremo infatti un volume non troppo elevato e, al tempo stesso neanche eccezionale dal punto di vista qualitativo.
Autonomia
Tutti i discorsi legati all’autonomia vanno scissi in due, questo perché il Dual Screen (parte integrante dell’utilizzo quotidiano del device) non gode di una batteria propria. LG V50 ThinQ 5G ha una batteria da 4000 mAh che se utilizzata per alimentare il solo smartphone si dimostra più che sufficiente. Il discorso (come detto) sarà diverso utilizzando i due schermi.
In termini pratici, il Second Screen attingerà circa il 20/25% della batteria totale, diminuendo di circa un ora l’utilizzo del display acceso. Si passa quindi dalle circa 5 ore di display acceso utilizzando solo il device, alle 4 ore con second screen.
I tempi di ricarica di LG V50 ThinQ 5G sono abbastanza contenuti: con la Fast Charge a 18W caricherete la 4000 mAh in poco più di un’ora. Il dispositivo inoltre supporta la ricarica Qi Fast Wireless Charging a 10W.
Conclusioni
Converrà acquistare LG V50 ThinQ 5G? Come sempre non si possono tirare le somme senza considerare il prezzo, che è di circa 620€. Come avrete percepito leggendo la recensione, si tratta di un top di gamma che seppur con qualche limite, si pone come un prodotto unico sul mercato. Proprio in questo sta la sua forza: se deciderete di acquistarlo avrete alcune funzionalità inaccessibili con altri device, per non parlare della connettività 5G che tra non molto “impazzerà” tra le offerte degli operatori.
Pur non trovandoci in presenza di un best buy assoluto abbiamo la certezza che questo V50 ha diversi assi nella manica e che quindi potrà fare gola a moltissimi utenti intenzionati a diversificare l’utilizzo del proprio smartphone.