Mancava soltanto la conferma e adesso è arrivata: ilPrime Day non si farà nel giorno in cui era inizialmente previsto. Una delle principali “festività” dedicate allo shopping online, il colosso dell’e-commerce ha giustamente deciso di rimandarla a data da destinare. Si sarebbe dovuta celebrare ametà luglio ma così non sarà: si parla di agosto come periodo utile, ma ovviamente sarà necessario valutare la situazione in via di sviluppo.
Amazon rimanda il Prime Day: non si terrà a luglio
Le complicazioni logistiche dovute alla pandemia di Covid-19 si sono già abbattute sulla filiera di Amazon, come dimostrato dai ritardi subiti in alcune zone geografiche. Allo stesso tempo, anche il servizio Amazon Pantry ha subito una battuta d’arresto, con scarsa disponibilità per i prodotti solitamente disponibili. Per questo la piattaforma di Jeff Bezos ha deciso di limitare la disponibilità dei prodotti offerti, dando priorità a quelli più essenziali. Le stesse aziende starebbero limitando la produzione, non potendo fornire il grande quantitativo necessario per una iniziativa come il Prime Day. Ultimi ma non ultimi i corrieri, già congestionati dagli ordini alimentari e non di questi tempi, che sarebbero ulteriormente oberati di lavoro.
Unite i puntini e capirete il perché il Prime Day non si potrà tenere nel corso di luglio. Certo, mancano ancora mesi all’evento e si spera che da qui a luglio la situazione migliori, ma è meglio prevenire e rimandarlo alle settimane successive. Anche perché Amazon ha deciso anche il numero di dipendenti che sta lavorando all’interno dei magazzini, in modo da non farli stare eccessivamente a contatto con rischio di contagi interni.
A questo punto bisognerà attendere prima di capire quando si farà il Prime Day. Si parla della seconda metà di agosto, ma è ancora presto per fissare una data precisa.
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