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La fotocamera di WhatsApp ed Instagram migliorerà su Android, grazie a CameraX

Ogni volta che salta fuori l’eterno dibattito “Android vs iOS“, uno dei punti focali su quale OS sia migliore ruota attorno alla qualità fotografica. Da un lato abbiamo un iPhone 11 Pro, adesso in pari con la concorrenza e molto performante lato video e modalità Notturna. Dall’altro abbiamo una folta schiera di modelli, ognuno con delle peculiarità, fra i top di gamma Samsung, Huawei, Xiaomi e OnePlus. Ma il problema sorge quando si parla di app di terze parti, aspetto dove il mondo Android non è sempre all’altezza delle aspettative.

Le API CameraX vogliono rendere l’esperienza fotografica su Android più completa

Per quanto l’ultimo top di gamma Android possa sfoggiare sensori da 100 MP, ottimi grandangolari e teleobiettivi dalla focale lunghissima, la qualità massima viene espressa soltanto tramite l’app Fotocamera di default. Tutta un’altra storia quando si vuole scattare una foto tramite l’interfaccia di app come Instagram, Facebook o WhatsApp. Quante volte vi è capitato di fare una Storia su Instagram e pensare: “Ehi, ma il mio telefono non scatta foto così brutte!”? Il motivo è presto detto: a differenza di iOS, Android non ha un framework unificato per la fotocamera.

Una pecca che non soltanto si traduce in una qualità minore, ma anche nell’impossibilità di sfruttare i sensori in più. Certo, è sempre possibile scattare una foto grandangolare con l’app Fotocamera e poi condividerla sui social, ma è comunque un passaggio in più. Senza considerare che le foto scattate non hanno lo stesso aspect ratio utilizzato nelle Storie, per esempio, costringendoci ad effettuare un taglio ai lati. Abbiamo visto eccezioni, come nel caso degli ultimi flagship Samsung, ma tutti gli altri produttori arrancano rispetto alla proposta di iOS. Non è un caso che chi lavora con i social, influencer in primis, siano soliti avere un iPhone e magari un Android a parte per le mansioni non fotografiche.

CameraX e Vendor Extension: due novità importanti per Android

Dopo 12 anni di esistenza, finalmente Google potrebbe avere in cantiere la soluzione a questo annoso problema di Android. Si tratterebbe di una API, chiamataCameraX, inserita all’interno della libreria Jetpack. Al suo interno è presente la già nota API Camera2, nota soprattutto ai possessori di Xiaomi. In soldoni, il suo obiettivo è la semplificazione fotografica per gli sviluppatori di terze parti, sfruttando il framework Vendor Extension. Al suo interno i produttori potranno riversare le funzionalità fotografiche dei propri smartphone, rendendole pubbliche per tutti gli sviluppatori interessati.

Qualcuno potrebbe giustamente obiettare che fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, senza avere torto. Vista la natura open source di Android, Google non impone nessun obbligo (per ora), pertanto sarà discrezione dei produttori aderire a questo framework. Per il momento Google si è limitata ad affermare che Samsung, LG, Xiaomi, OPPO e Motorola renderanno disponibili alcune features (non si sa quali). Sicuramente è un passo in avanti per migliorare la qualità fotografica di Android anche con le app di terze parti, ma non c’è da gridare al miracolo.

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