La diffusione sempre più capillare di internet e dei relativi mezzi di comunicazione ha i suoi pro ma anche i suoi contro. Uno di questi ultimi si lega direttamente all’argomento tanto delicato che è il Coronavirus, anch’esso soggetto a disinformazione e bufale di vario tipo. Specialmente sui social network, uno dei canali informativi più colpito da questi fenomeni che non fanno altro che peggiorare ed incattivire il dibattito pubblico. Ecco perché realtà come Facebook, Google, YouTube, Twitter, Microsoft, Reddit e Linkedin hanno deciso di agire per combattere questo brutto trend.
Niente più disinformazione sul Coronavirus: questo l’obiettivo di siti e social di riferimento
Together with @Facebook, @Google, @LinkedIn, @Microsoft, @Twitter and @YouTube, we are committed to keeping our communities informed. pic.twitter.com/Ka7iq75VIE
— Reddit (@reddit) March 17, 2020
Ecco quanto si legge nel comunicato ufficiale firmato dalle aziende coinvolte:
“Stiamo lavorando a stretto contatto sugli sforzi di risposta al COVID-19. Aiutiamo milioni di persone a rimanere in contatto, combattendo allo stesso tempo truffe e disinformazione sul virus, aumentando il contenuto autorevole sulle nostre piattaforme e condividendo aggiornamenti critici in coordinamento con le agenzie sanitarie governative di tutto il mondo. Invitiamo altre aziende a unirsi a noi mentre lavoriamo per mantenere le nostre comunità sane e sicure.“
Nel caso di YouTube, è possibile notare come sotto ogni video che parla o fa menzione del Coronavirus ci sia un rimando al Ministero della Salute. Apple e Google stanno provvedendo a tenere lontani i propri store eventuali app che siano nocive alla situazione. Nel mentre, Microsoft ha lanciato una pagina dedicata su Bing dove poter monitorare la mappa del Coronavirus, visti anche i casi di malware che hanno colpiti altri siti. Per quanto riguarda WhatsApp, ha pubblicato una pagina dove informare i propri utenti a riguardo.
Il tutto non sta procedendo, però, senza qualche intoppo. Basti pensare al bug che ha colpito Facebook, arrivando a segnalare come spam post legittimi sulla lotta al Coronavirus. Ma il primo aiuto dovrebbe arrivare da parte di noi stessi, facendo circolare in rete solamente informazioni legittime ed utili ad informare al meglio le persone che ci circondano.
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