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Agcom multa TIM, Vodafone e Wind 3 per i problemi di ricarica

Le nuove Ricariche sono ritenute pratica commerciale scorretta

Da un po’ di tempo a questa parte fra gli operatori telefonici italiani ha preso piede un nuovo tipo di ricarica. Come abbiamo già visto nelle settimane passate, sia gli utenti Vodafone che TIM e Wind hanno potuto constatare come alcuni tagli di ricarica siano stati modificati. Anziché fornire un credito residuo equivalente a quanto pagato, accade che con i tagli più piccoli da 5/10€ vengano tolti 1€ in cambio di bonus più o meno utili. Questi comprendono l’offerta di Giga e/o minut illimitati per un certo lasso di tempo. A puntare il dito verso questa pratica commerciale scorretta ci ha pensato il Codacons, dopo la segnalazione da parte di Altroconsumo.

Aggiornamento 23/01: dopo la diffida, arriva la sanzione per TIM, Vodafone e Wind 3 da parte dell’Agcom. Trovate tutti i dettagli in fondo all’articolo.

Aggiornamento 20/12: alla decisione del Codacons si aggiunge anche la diffida da parte dell’AGCOM.

Le ricariche degli operatori italiani sono finiti nel mirino del Codacons

L’associazione italiana ha provveduto a contattare anche l’AGCOM per fare chiarezza sulla situazione. L’accusa del Codacons è piuttosto amara, visto che si parla di un “nuovo pretesto per sottrarre soldi agli utenti con servizi non richiesti“. D’altronde, che gli operatori italiani non siano propriamente degli assi in trasparenza e rimodulazioni non lo scopriamo certo oggi. Anche se c’è da dire che, rispetto a molti altri paesi, godiamo di prezzi e piani tariffari mediamente più vantaggiosi.

Come specifica il Codacons, questa pratica non avviene sempre alla luce del sole, non avendo adeguatamente informato gli utenti su questa “novità”. Soltanto dopo aver effettuato la ricarica ci si accorge del credito residuo inferiore rispetto a quanto previsto. Non resta che attendere lo sviluppo di questa nuova vicenda.

Aggiornamento 20/12

Il Garante delle Telecomunicazioni si è espresso sulla controversa questione delle ricariche “a pagamento”. Le nuove pratiche commerciali di TIM, Vodafone e Wind 3 (rispettivamente Ricarica+, Giga Ricarica e Ricarica Special) sono state ufficialmente diffidate dall’AGCOM, data la mancanza di trasparenza che ne consegue. I clienti non sarebbero correttamente informati della nuova modalità di ricarica, dato che il riferimento “è inserito in calce allo scontrino, con caratteri minuti e privo di alcun collegamento logico alla ricarica specifica effettuata, tanto da poter sembrare un annuncio promozionale“.

A questo punto, gli operatori coinvolti hanno 60 giorni di tempo per impugnare la diffida al TAR del Lazio e siamo certi che ciò avverrà. Probabilmente verrà trovata una via di mezzo, con le ricariche che quasi sicuramente non scompariranno ma che cambieranno nel loro modo di essere promosse alla clientela.

Aggiornamento 23/01

Oggi è stata colpita un’altra pratica commerciale introdotta da qualche mese da parte di TIM, Vodafone e Wind 3. Ci riferiamo alla “modalità onerosa di prosecuzione del servizio in caso di credito residuo“, ovvero il permettere la navigazione e/o le chiamate anche ad offerta scaduta e senza credito residuo sufficiente per il rinnovo. Tutto questo senza una effettiva modifica contrattuale, non permettendo agli utenti di esserne veramente a conoscenza. Una mancanza di trasparenza che è stata così punita dall’Agcom con una multa di 696.000€ ad ogni operatori “incriminato”.

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