Che si parla dei fantomaticiApple Glasses sono ormai anni, da quando il settore AR/VR ha iniziato a prendere piede in ambito smartphone. E sembrava che il 2020 potesse essere finalmente l’anno di debutto commerciale, ma così non dovrebbe essere, nemmeno per il 2021. Lo rileva il The Information, le cui fonte parlano di una riunione tenutasi ad ottobre nello Steve Jobs Theater. Ad indirla sarebbe stato Mike Rockwell, vice presidente della divisione AR/VR dell’azienda di Cupertino, assieme a circa 1000 dipendenti, vista l’importanza dell’argomento trattato.
Apple Eyes ed Apple Glasses saranno due prodotti differenti fra loro
La motivazione della riunione sarebbe proprio relativa al primo visore Apple Eyes, nome in codice N301, il cui arrivo si sposterebbe nel 2022. Ma sarebbe quello dopo, ovvero il 2023, l’anno degli Apple Glasses, nome in codiceN421. Quest’ultimi sarebbero la versione rifinita dei precedenti, dei veri e propri occhiali AR meno invasivi per l’occhio.
Non sono mancate informazioni relative alle specifiche tecniche degli Apple Eyes, a partire dalla possibilità di effettuare scansioni 3D e riuscire a rilevare persone nell’ambiente circostante. Si parla di un visore simile all’Oculus Quest targato Facebook, ma con materiali e tessuti più leggeri per un maggiore comfort. Ci sarebbe all’interno un display ad alta risoluzione, mentre all’esterno fotocamere per “leggere piccoli caratteri e rilevare persone in piedi davanti e dietro gli oggetti virtuali“. Per simulare quest’ultimo aspetto, durante la riunione ne è stata data una dimostrazione, simulando una macchina del caffè poggiata su un tavolo, in grado di oscurare le persone dietro di essa.
Degli Apple Glasses, invece, non sarebbe dato sapere granché, se non che somigliano ad occhiali da soli con montature spesse, per celare batteria e comparto hardware. La fonte sembrerebbe piuttosto certa di tutte queste notizie, ma usiamo il condizionale perché non escludiamo che i piani di Apple possano ulteriormente cambiare. Vista l’embrionalità del settore, non è da escludere che novità del settore e fluttuazioni del mercato possano nuovamente stravolgerne il futuro.