Produrre smartphone non è affatto un gioco da ragazzi, anche per un’azienda affermata comeRED. La concorrenza è molta e, a meno di non offrire qualcosa di veramente particolare, il rischio di rimanere sotto aziende già consolidate come Apple e Samsung è altissimo. Di sicuroHydrogen Onenon si può dire non sia stato un prodotto particolare, ma il suo prezzo elevato e le pecche hardware l’hanno reso difficile da consigliare. Inoltre, la gestione aziendale non si è rivelata all’altezza delle aspettative, con ritardi per i fantomatici moduli mai visti ufficialmente.
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In rete si ipotizzava il possibile lancio di un secondo modello, più affinato e rifinito del primo. Un rumor che, però, viene ufficialmente smentito dalla stessa RED, con un comunicato che pone fine all’avventura nel segmento dei telefoni. Il fondatore Jim Jannard ha confermato l’interruzione del progetto Hydrogen, affermando come anche l’età di 70 anni ed i conseguenti acciacchi fisici l’abbiano spinto in questa direzione.
Annunciato come un prodotto di alto livello, Hydrogen One prometteva un’esperienza fotografica di tutto rispetto, un pionieristico display olografico ed una forte modularità. La realtà dei fatti, invece, parla di una qualità fotografica sotto la media dei camera phone principali, un display piuttosto discutibile ed un’assenza di moduli da acquistare. Successivamente l’azienda annunciò di essere al lavoro su una “Pro Camera Version” del telefono, la quale, però, non vedrà mai la luce.
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