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Netflix non paga le tasse e finisce sotto inchiesta in Italia

Nonostante qualche calo, Netflix continua ad essere una delle piattaforme di streaming on demand più apprezzate da parte del pubblico, con una vera e propria valanga di contenuti originali rilasciati con cadenza regolare (qui trovate l’elenco delle novità di ottobre). Gli iscritti al servizio sono tantissimi, con guadagni stellari da parte del colosso statunitense. Eppure il tutto si consuma senza pagare le tasse, un dettaglio che ha fatto scattare un’indagine per omessa dichiarazione dei redditi da parte della procura di Milano.

Netflix indagata per omessa dichiarazione dei redditi in Italia

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Il fascicolo aperto dalla Procura si rivolge contro ignoti, dato che l’azienda statunitense non ha una sede fisica in Italia, né un rappresentante. Insomma, si tratta di una situazione senza precedenti per quanto riguarda la gestione dei rapporti internazionali del nostro paese; infatti, il sostituto procuratore Gaetano Ruta – che si occupa dell’inchiesta – ha sottolineato come nel caso di Netflix non sia presente una “stabile organizzazione”, come avviene con altri giganti USA. Tra questi troviamo Google, Apple, Facebook e Amazon, tutti con una presenza fisica e che hanno fatto incassare allo Stato italiano la bellezza di 5.6 miliardi euro.

In base a quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di Milano, i contenuti video di Netflix arrivano dall’estero ed approdano in Italia tramite le resti gestite da alcuni internet provider, regolarmente retribuiti dall’azienda. La sede europea è localizzata in Olanda, con uso esclusivo di server e computer per i dati dei contenuti della piattaforma, più gli algoritmi che si occupano della profilazione degli utenti.

Insomma, Netflix avrebbe una stabile organizzazione materiale occulta, ovvero un’azienda che risiede all’estero ma che opera in Italia attraverso una “sede fissa di affari per mezzo della quale esercita in tutto o in parte la sua attività”. Questa sede fissa sarebbe rappresentata dall’infrastruttura presente nel paese – con cavi, fibre ottiche, computer e server. Per garantire la massima qualità, il colosso USA ha bisogno di queste infrastrutture che da Roma e Milano si diramano in tutta Italia.

Attendiamo ulteriori sviluppi al riguardo, specialmente per quanto riguarda una dichiarazione da parte di Netflix. Che cosa ne pensate di quello che sta accadendo?

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