Non si placano le polemiche attorno a Facebook, il colosso dei social network che pare non trovare pace. Recentemente è scoppiato un altro scandalo, secondo il quale Facebook avrebbe pagato alcuni utenti per ottenere informazioni su di essi. Pare che Zuckerberg abbia sfruttato, infatti, un’applicazione certificata Apple.
Per tale motivo l’azienda di Cupertino avrebbe deciso di interrompere i rapporti con Facebook per un breve periodo. Nonostante questo, però, il noto social network torna alla ribalta annunciando una propria app in grado di svolgere il medesimo lavoro. Questa applicazione si chiama Study ed è simile al modello precedentemente utilizzato.
Facebook annuncia Study, un’app per la raccolta sicura dei dati
Studio è un’applicazione creata con lo scopo di raccogliere i dati degli utenti che decidono di aderirvi. Tutti questi dati, però, non vengono utilizzati per fini poco limpidi. Facebook dichiara, infatti, che non verrà raccolto nulla di sensibile sull’utente, quindi nessuna password, chat, foto e cronologia di ricerca. Zuckerberg afferma di essere interessato, infatti, solo al mero utilizzo del dispositivo mobile da parte dell’utente.
Facebook dichiara di non voler stilare nessun rapporto sugli utenti, evitando di raccogliere dati sensibili, foto, appuntamenti, ricordi, messaggi, password e tanto altro.L’unico intento è quello di analizzare la propria utenza o, almeno, parte di essa. Facebook Studynon sarà disponibile, infatti, per tutti gli utenti. Vi potranno accedere solo coloro che hanno più di 18 anni e che vedranno, all’interno degli annunci, la pubblicità di tale app. Questi coraggiosi utenti “dipendenti” non sappiamo quanto possano percepire a livello economico.
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