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Antitrust multa di nuovo Girada (e non solo) per pratiche scorrette

Una nuova multa si abbatte su Girada da parte dell’AGCOM, ovvero l’Antitrust che vigila sul mercato in Italia. E non solo, dato che le sanzioni non si sono limitate alla celebre piattaforma di buy & share. Ad essere colpiti altri 6 siti, con sanzioni più o meno salate a seconda della violazione rilevata dal garante nostrano. Ecco i siti che sono nel mirino dell’ente di tutela dei consumatori:

  • Girada.com – 350.000€
  • Bazada.it e Listapro.it (stessa società che li controlla) – 200.000€
  • Shopbuy.it – 150.000€
  • Ibalo.it – 130.000€
  • 66×1000.com – 100.000€
  • Zuami.it – 100.000€

Girada et similia nel mirino dell’Antitrust: fioccano le multe

Come forse saprete, non è certo la prima volta che Girada finisce nel dibattito pubblico, visto che da anni si discute sulla sua trasparenza. Soltanto un mese fa era stata inflitto un’altra multa da 250.000€, sempre da parte dell’Antitrust, in merito alla mancanza di alcuni diritti fondamentali per il mercato italiano. La diatriba attuale è ben spiegata nella seguente frase: “L’Autorità ha accertato che, in realtà, il pagamento richiesto costituisce una mera prenotazione del bene e non il prezzo scontato di acquisto del bene medesimo“.

Come ormai noto ai più, il meccanismo dei siti buy & share è il seguente: il sito mostra un prezzo molto scontato rispetto a quello standard, ma per poterlo ottenere bisognerà portare altri 3 acquirenti. A loro volta, questi 3 acquirenti dovranno portare 3 acquirenti l’uno e via così, in una spirale da cui difficilmente si esce con il prezzo sbandierato. Nel caso in cui non si riesca nell’obiettivo prefissato, sarà sì possibile acquistare il prodotto, ma ad un prezzo maggiore addirittura a quello di listino. Per esempio, Samsung Galaxy S10 lo si può trovare a circa 650/700€, di listino costa 929€ mentre il prezzo completo di Girada ammonta a ben 1259€.

Ma non finisce qua, dato che questo meccanismo è ancora soggetto di discussione piuttosto accesa. La motivazione di questa e della precedente multa è da ritrovarsi anche nella mancanza di alcuni diritti previsti dal codice di Consumo. In primis l’assenza del diritto di recesso, così come quello di riavere indietro il rimborso della spesa originale e di poter acquistare il prodotto al prezzo di mercato nel caso l’attesa fosse eccessiva.

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