Dopo il periodo d’oro vissuto a fine 2017/inizio 2018, il mondo delle criptovalute sta vivendo un periodo non propriamente positivo. Basta guardare il valore dei Bitcoin, passati dal picco dei 20.000 dollari a quello attuale di circa 3.500 dollari. Un valore, quest’ultimo, che non si toccava da agosto 2017, periodo dal quale Bitcoin proseguì quasi unicamente in salita. E se fino a qualche mese fa non si parlava altro che di valute virtuali, adesso il fenomeno si è decisamente ridimensionato. Ma che è successo di preciso?
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Continua la discesa di Bitcoin (e delle criptovalute)
Se si analizzano i grafici forniti da CoinMarketCap, si può notare come non sia soltanto Bitcoin ad essere calato così vertiginosamente, anzi. Anche i celebri Ethereum e Ripple sono scesi non poco rispetto alle valutazioni di inizio 2018. Una cosa “comune”, dato che molto spesso l’andamento di una criptovaluta dipende dall’andamento dello stesso mercato generale.
Capire il perché sia successo tutto ciò, però, è piuttosto complesso. Per quanto riguarda il calo di Ethereum, uno dei motivi principali è il rinvio dell’hard fork Constantinople. Questo sarebbe dovuto essere un importante aggiornamento tecnico per l’infrastruttura della piattaforma e per la blockchain stessa.
Inoltre, un altro grosso ostacolo per l’intero mondo delle criptovalute è stata la bancarotta dell’exchange QuadrigaCX. Per chi non lo sapesse, gli exchange sono gli store su cui poter fare compravendita di criptovalute. E quando un exchange chiude, si crea sempre un certo caos nell’ambiente. Soprattutto perché i clienti di QuadrigaCX hanno purtroppo perso 190 milioni di dollari, dato che l’exchange ha perso l’accesso ai relativi dati.
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