Le fake news sono un male nato con l’arrivo dei social network ed una delle patologie di una mai così ampia libertà di espressione ed opinione. Come abbiamo più volte sottolineato, il problema riguarda la velocità con cui le fake news si ripropongono a scapito delle notizie veritiere. Stando a quanto dichiarato da un report dell’Università di Princeton le notizie false attecchirebbero più facilmente sugli over 65. Chiaramente, la piattaforma più utilizzata per la circolazione è Facebook e, proprio in base ai dati raccolti su quest’ultima lo studio ha mosso i primi passi.
Le fake news trovano negli over 65 terreno fertile
Le fake news, così come predisposte al giorno d’oggi, hanno tendenzialmente due obiettivi principali. Il primo è quello di orientare la massa verso determinate decisioni e modi di pensare, il più delle volte con notizie anche eccessivamente forti. Il secondo fine, quello comune a tutte le notizie è, senza dubbio, quello del clickbait. Le fake news hanno infatti giocato un ruolo importante nelle ultime elezioni politiche, in gran parte delle nazioni.
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La notizia sorprendente (ma neanche troppo) è che le notizie false hanno in determinati soggetti i propri vettori principali. Lo studio citato sopra, infatti, ha evidenziato come queste notizie sensazionalistiche trovino terreno fertile su persone over 65 e conservatori. Le ricerche, svolte in America, che hanno coinvolto diverse milioni di partecipanti, hanno dimostrato un gap di circa il 10% tra conservatori e democratici nel credere alle fake news.
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